Demenza senile, un'eredità dolorosa

Demenza senile, un'eredità dolorosa Demenza senile, un'eredità dolorosa TRE centri americani di ricerca (Harvard, Johns Hopkins e Staici! Island) hanno annunciato contemporaneamente sulla rivista inglese Lancet di aver localizzato un gene probabilmente coinvolto nella formazione di una sostanza chiamata amiloide, che si accumula nel cervello dei pazienti affetti dal morbo di Alzheimer. Di particolare interesse è il fatto che 11 gene è localizzato nelle vicinanze del cromosoma 21, che è il cromosoma della sindrome di Down o mongolismo. Questa malattia comporta un ritardo psichico e tipiche alterazioni dello scheletro del cranio, della faccia e degli arti. Inoltre sono presenti fenomeni precoci di senescenza, caratterizzati dalle medesime manifestazioni microscopiche cerebrali dell'Alzheimer, in particolare le cosiddette placche senili e le degenerazioni neurofibrillari delle cellule nervose della corteccia cerebrale. Queste lesioni possono essere assai più precoci nei cervelli dei pazienti Down che in quella dei pazienti Alzheimer. Sono state infatti notate già all'età di 20 anni e a 40 anni praticamente ogni caso di Down le dimostra chiaramente. La scoperta dei tre centri americani individua quindi una connessione genetica molto importante tra due malattie apparentemente cosi diverse. L'abnorme cromosoma della Down è quello denominato numero 21, che risulta da una divisione cellulare errata o dalla translocazione di un cromosoma all'altro. Questo difetto è particolarmente frequente nei figli di madri di età relativamente avanzata (oltre i 40 anni). Nella corteccia del cervello del paziente affetto da Alzheimer esistono delle aree particolarmente ricche , di placche senili. Esse sono | formazioni microscopiche costituite da una sostanza 1 Guida in autostrad 100 t- x | 80 1 60-1 min 0 // problem delle placche senili della sostanza nervosa, ma anche nei vasi cerebrali e meningei. In tal caso l'amiloide è ben distinguibile al microscopio dopo una colorazione speciale in rosso. Da dove deriva l'amiloide? Dai piccoli filamenti nervosi che raggiungono 1 vasi oppure direttamente dal sangue? Per 11 momento non c'è una risposta. L'amiloide, o la placca costituita da amiloide, contiene una varietà di proteine e polipeptidl, in parte derivanti dal sangue. Non si conosce purtroppo quali di queste proteine siano direttamente coinvolte nella formazione delle placche all'i¬ ipotesi cerca cosi di separare la produzione primaria dell'amiloide dal processo secondario di degenerazione della cellula nervosa. Non esistono purtroppo modelli animali in cui si possa sperimentalmente ri produrre in modo fedele la formazione dell'amiloide. Tuttavia le infezioni da virus lenti non convenzionali, come la scrapie. possono esser usate per studiare la formazione di placche senili in animali di laboratorio. Tali placche sono slmili anche se non uguali a quelle dell'Alzheimer. Sarebbe importante estrarre l'amiloide, purificarla e poterla studiare direttamente. Tale possibilità è stata sfruttata in parte dai gruppi americani. L'isolamento di alcune proteine caratteristiche dell'amiloide ha permesso di produrre anticorpi contro l'amiloide stessa e, usando tecniche speciali di ricombinazione del DNA, risalire' alla sua evoluzione, anche a livello genetico. E' da notare che un certo numero di placche senili è presente nel cervello di individui perfettamente normali per l'età. E' quindi una differenza più quantitativa che qualitativa che divide senilità normale e Alzheimer. Una densità di 10 placche per millimetro quadrato a 70 anni è infatti perfettamente tollerabile. Nella Down a questa età si raggiunge una frequenza di 20 placche e oltre. Gli aspetti genetici dell'Alzheimer sono particolarmente importanti. Esistono infatti delle famiglie in cui l'incidenza della malattia è particolarmente alta: dieci o più casi nel corso di quattro o cinque generazioni. In questi casi pare che un gene aberrante venga trasmesso come autosomiale dominante. Esso coinvolge entrambi i sessi e può essere ereditato da un solo genitore. In questi casi il rìschio di sviluppare la malattia alf ètWo^SÒ anni è clr'ca dei per "cento. centrale chiamata amiloide e da frammenti di processi di cellule nervose in necrosi. La formazione della placca prende avvio dalla degenerazione di quei prolungamenti delle cellule nervose, chiamati neuriti, che formano i fili di unione tra le varie cellule e sono quindi indispensabili per 11 funzionamento della rete nervosa. Le placche sono particolarmente dense nella corteccia cerebrale. La deposizione dell'amlloide sarebbe un fenomeno secondario e posteriore alla degenerazione dei neuriti. I depositi dell'amiloide sono evidenti non solo a livello nizio e quali vengano semplicemente intrappolate dalla rete dell'amiloide. Alcuni ritengono che essa provenga dall'esterno della cellula, cioè dal siero di sangue come risultato di una caduta della permeabilità di quella barriera molto selettiva che esiste tra la circolazione del sangue e 11 cervello. • Altri invece ritengono che le fibre di amiloide si siano formate originariamente nelle numerose cellule cosiddette di glia che circondano le cellule nervose. Un aumento di tale produzione nella glia sarebbe una causa diretta di degenerazione delle cellule nervose. Tale f \ Il contributo dell'Università di Firenze alla ricerca del gene

Persone citate: Johns Hopkins