Sperimentata a Parigi l'efficacia del mifepristone

Ì .-««•*.—a-.--*»-., t t i LA STAMPA Ritrovati e pubbli Da sinistra: Sigmund Freud, Charles Darwin e Jean-Ba Nei primi stadi, come racconta Freud nella sua storia fantastica, gli esseri umani vivevano in piccole bande in un paradiso simile all'Eden, dove i loro bisogni erano facilmente soddisfatti. Ma con l'inizio dell'Era glaciale, la gente incominciò a diventare ansiosa. La stessa ansietà, proponeva Freud, ricompare sia nei bambini che hanno paura degli estranei e di qualunque cosa nuova, sia negli adulti, sotto forma di «isteria ansiosa». - Come l'era glaciale si intensificò e le provviste di cibo si ridussero, continua Freud, gli uomini dovettero limitare la riproduzione, rivolgendosi perdo a «soddisfazioni perverse» anziché al sesso genitale. Questa, propone Freud, è la base per la nevrosi che oggi viene chiamata isteria. Secondo Freud, in questo disturbo un impulso sessuale viene inibito e riappare in forma mascherata come, ad esempio, una paralisi immaginaria. Poiché l'era glaciale continuava, gli esseri umani si raccolsero in piccoli gruppi, ognuno dominato da una figura paterna forte e brutale. Questa figura usava la sua intelligenza e il potere del linguaggio appena scoperto per ribadire la sua invulnerabilità e il suo diritto esclusivo alle femmine del gruppo. Questa fase dell'umanità avrebbe lasciato la sua eredità di nevrosi osses¬ Baptiste Lamarck sive, per cui alcune persone sono ossessionate dal bisogno di seguire delle regole. Scene slmili, particolarmente le nozioni in cui Freud dipingeva la castrazione del figli da parte del padre tirannico, gli hanno suggerito i fondamenti evolutivi della schizofrenia, della mania e della depressione. Il suo punto di vista era che ognuna di queste risposte fosse in qualche modo un adattamento ragionevole alla realtà preistorica. Per esempio, Freud vide l'ansietà come una risposta appropriata alle privazioni dell'era glaciale e la paranoia come una risposta ragionevole dei figli al padre tirannico e castratore. IV Nell'idea di Freud queste ± riposte, acquisite da una ™ generazione, erano poi pas- ... nate alle succesr'.ve. ' — Alcuni studiosi notano --] come la «Fantasia» mostri la forte influenza su Freud del pensiero di Lamarclc, secondo cui le caratteristiche acquisite da un organismo durante la sua vita potevano passare alle generazioni successive, un punto di vista completamente screditato dai genetisti moderni. Non era però cosi irragionevole per Freud prendere Lamarck cosi sul serio come fece, secondo Stephen Jay -~< Gouid, biologo dell'evolu- -~ zlone all'Università di Har- —; vard: «Quando Freud studiava la. biologia, negli anni 1880, Lamarck e la teoria della "ricapitolazione" (Fon- . togenesi ripete la filogenesi, cioè ogni individuo nella fase embrionale ripercorre tutte le tappe dell'evoluzione) erano i piti seguiti. Ma alla fine della sua vita, quando là biologia aveva • completamente rifiutato Lamarck e la teoria della ricapitolazione, Freud rimase ancora aggrappato ad essa. Aveva intrecciato cosi prò- fondamente quella visione dell'evoluzione con i suoi propri pensieri, che ne aveva bisogno per la solidità logica delle sue teorie.» Alcuni passaggi che Freud inserì dopo il 1915 nelle ultime edizioni dd . suoi primi lavori mostrano tracce delle idee sviluppate nella «Fantasia». Ad esemplo, nel 1919 Freud aggiunse alla "Interpretazione del sogni", pubblicata per la prima volta nel 1900, un passaggio in cui diceva: «Uno sviluppo individuale è di fatto una ricapitolazione abbreviata» dello sviluppo dell'intera razza umana. Daniel Goleman Copyright «The Ne» York Times Service» e per l'Italia «La Stampa» Sperimentata a Pa ca Parigi l'efficacia ti documenti a cui del mifepristone lo scienziato aveva rinunciato Ì

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