E il Compact disc creò il Liszt economico

E il Compact disc creò E il Compact disc creò il Liszt economico da Mozart nell'ultimo quadro. L'orchestra deWAcademy non usa strumenti originali ma con quelli tradizionali centra con un perfetto tiro al bersaglio 11 mobile e sfuggente trasformismo dello stile mozartiano: avvolge 11 canto della contessa con un velluto morbidissimo, sferza l'azione della folle journée con saettanti rincorse violinistiche, mantiene un suono corposo anche quando discende nel piano e nel pianissimo. E' l'orchestra la grande protagonista di questa Incisione, 11' personaggio che realmente suscita le sorprese più imprevedibili e gradite. Marriner la dirige con molto gusto, amore e grandissima competenza. Questo direttore rappresenta - veramente la sublimazione del «Kapellmelster» In cui mestiere, equilibrio e lucida razionalità finiscono per trasfor¬ C9 ERA da aspettarselo: anche per il Compact Disc arriva il tempo delle collane a medio prezzo. La Deutsche Grammophon fa da apripista con la nuova serie .Imago.: per ora sono solo cinque CD,, ma rappresentano un test e hanno tutte le caratteristiche dell'offerta speciale-tipo. Miscellanea, ma con un certo ordine, la confezione dei programmi. L'immancabile florilegio di fuochi d'artificio per orchestra {Introduzione di Cosi parlò Zaratustra, Radetzky March, esfratti dà Romeo e Giulietta di Prokofiev, dal Sogno d'una notte di mezza estate di Mendelssohn, dai Carmina Burana di Orff, dalla Manon di Puccini, da Daphnls et Cliloe di Ratei, «Babà Foca* e 'La grande porta di Kiev, dai Quadri di Musorgskij-Ravel) è il pezzo più eterogeneo, perché affidato a diversi direttori e orchestre (Giulini, Levine, Maazel, Ozawa, Rostropovie, Sinopoli; Boston, Chicago, Washington; Philharmonia e Wiener). Mentre gli altri quattro numeri di Imago sono discretamente monografici. Il primo, intitolato .Barcarolle., è tutto di Karajan: un piccolo festival di • larghi., di movimenti espressivi e cullanti (di Grieg, Ciaikovskij, Dvorak, Gluck, Sibelius, Mozart, Offenbach, Bruch e Smetana). Barenboim pianista gestisce il terzo (.Traumerei., con pezzi brevi di Beethoven, Chopin, Liszt, Mendelssohn, Schumann, Schubert), mentre il direttore Barenboim ha in mano il n. 2 (•1812 Ouverture.) con pezzi d'effetto russi (Una. notte sul monte Calvo di Musorgskij-Rimsky, le Danze Poloveslane di Borodin, Romeo e Giulietta e l Ouverture 1812 di Ciaikovskij), tutti con l'Orchestra di Chicago. Il quinto e altrettanto immancabile programma barocco è invece firmato da uno dei più brillanti filologi di oggi, Trevor Pinr.ock, che manovra con brio molti estratti famosi dalla Watermuslc di Hàndel, dalla Ouverture n. 2 e dal Concerto brandeburghese n. 3 di Bach, nonché un delizioso Concerto •alla rustica» e un Concerto per due mandolini di Vivaldi, strumenti origina¬

Luoghi citati: Boston, Chicago, Kiev, Philharmonia, Washington