Alla Fiera dei piccoli

Alla Fiera dei piccoli Alla Fiera dei piccoli BOLOGNA — La Fiera del libro per ragazzi si aprirà mercoledì primo aprile e proseguirà fino al 5. Quattro padiglioni ospiteranno le novità editoriali di circa 60 Paesi. Al centro degli stand ce ne sarà uno riservato agli agenti letterari, per favorire incontri e affari tra gli editori. Com'è ormai tradizione, anche questa ventiquattresima edizione della Fiera ospiterà le mostre degli illustratori, con una sezione dedicata all'Unione Sovietica, e del fumetto, dove esporranno 1 loro originali Moebtus, Drulllet, Pratt e Manara. Tema dell'annuale convegno, rivolto al mondo della scuola e oooordlnato da Mauro Laeng, sarà -Il rapporto tra libro e televisione: tecnologie avanzate per la didattica». Sono già stati scelti 1 vincitori del concorsi banditi dalla Fiera per 1 migliori lesti Illustrati. Una giuria di bambini dal 6 al 9 anni ha assegnato il premio «Critici'; in erba» al volume That's my Dad di Ralph Steadman, pubblicato a Londra dalla Andersen Press: una rassegna «piacevolmente strampalata» del modi In cui 1 piccoli Immaginano 1 lineamenti degli adulti. Il premio per la miglior grafica, attribuito da una giuria rogetti di Gregotti, Piano, Tafuri Internazionale di pubblicitari e disegnatori, è andato, nella sezione Infanzia, a The Great Games della londinese A. & C. Black, raccolta di giochi, antichi e nuovi, ridisegnati da grandi illustratori; nella sezione gioventù ha vinto la collana Découvertes dell'editrice francese Gallimard, una serie enciclopedica di volumi divulgativi. emblemi classici, medievali, barocchi il conclamato amore per la storia si risolve, all'atto pratico, In un reiterato metter baffi alla Gioconda.. Tafuri non è tenero con Portoghesi, si dice perplesso di fronte all'attività recente di Aldo Rossi (rilevando giustamente il suo disinteresse per l'esecuzione dette opere progettate). A proposito della mostra di architettura detta Biennale veneziana 1985 dice: «I concorrenti erano Invi, tati ad esercitarsi su una Venezia priva di Identità; regno delle maschere e del frivolo discorrere*. * <$ul passato Tafuri ha una grande densità di aninotazioni. Il capitolo sugli anni della ricostruzione fà riflettere sulle grandi occasioni perdute, sui generosi tentativi del perioda ciellenistico per avviare una seria pianificazione urbanistica, sull'utopia olivettiana. Il percorso dei maestri, come i Bpr, Sai mona, Albini, Quaroni, e dei nuovi protagonisti come Gabetti e Isola, Ber nevolo, De Carlo, Aymontno, viene seguito con un costante riferimento ai mutamenti della società e del contesto politico-economico, all'evoluzione culturale e al travaglio del movimento moderno. Le citazioni di progetti e di opere sono fitte, in un te-, sto sempre critico sostenuto da 167 illustrazioni. Una storia fatta di sussulti, di delusioni, di interrogativi, come quelli che concludono l'opera di Tafuri, affaci data su un avvenire irwprecisabile dell'architettura italiana. Mario Fazio Vittorio Gregotti, «Questioni di architettura», Einaudi, 200 pagine, 24.000" lire. Enzo Piano, «Dialoghi di cantiere», Laterza, 266 pagine, 40.000 lire. * Manfredo Tafuri, «Sto-! ria dell'architettura Ita. liana 1944-85», Einaudi, 268 pagine, 20.000 lire. \

Luoghi citati: Bologna, Londra, Unione Sovietica