E la Francia visse la Rivoluzione come una vecchia festa

E la Francia visse la Rivoluzione ' come una vecchia festa E la Francia visse la Rivoluzione ' come una vecchia festa rées provencales o A. L. Millin nel suo Voyage dans les départements du Midi de la France — sono le fonti primarie alle quali Vovelle e collaboratori di continuo si ri/eriscono per una lettura sociologica, iconografica e antropologica dell'evento. E vanno aggiunti i calendari religiosi e agricoli, gli almanacchi, i bollettini delle varie corporazioni, le agiografie dei santi protettori, le coreografie di danze, canti e giochi dell'Anden Regime a contrasto, o a complemento, delle tradizioni in via di obsolescenza e dell'estemporaneo repertorio giacobino. Nel tiro incrociato cui l'autore sotr topone il periodo compreso tra il 1750 e il 1820 — senza risparmio di grafici, di sequenze liturgiche, tabelle comparative e minuti cerimoniali — sono proprio i capitoli che contemplano le modificazioni del costume sotto l'urgere •pedagogico» del nuovo corso, il tumultuoso espandersi degli alberi della Libertà, i cortei delle donne-amazzoni, le vestali della Vittoria, le bande patriottiche che talvolta interagiscono con i riti plurisecolari del Corpus Domini, quelli che meglio ci aiutano a capire il perché di un successo parziale, «a termine», della festa innovatrice. Festa nostalgicamente e simbolicamente rivissuta, nei Mèmori et Ra- conte di F. Mistral, dalla contadina Riquelle, una bella ragazza di Maillane che a sedici anni, seduta a gambe seminude sull'altare maggiore della chiesa sconsacrata, aveva avuto il privilegio di interpretare la dea Ragione, sognandone il ruolo salvifico per il resto della vita. Giuseppe Cassieri Michel Vovelle, «Le metamorfosi della festa», U Mulino, 350 pagine, 36.000 lire. lontana provincia meridionale». A differenza del nucleo fondatore delle •Annales», Vovelle, Georges Duby e Maurice Aghulon si sono fortemente radicati nel territorio, stabilendo proficui contatti con le • socie tés savantes» e incentivando tutta una serie di studi a perimetro regionale. Centinaia di feste descritte col massimo scrupolo dal medico Achard in un dovizioso documento pubblicato nel 1787, le statistiche del conte di Villeneuve o del prefetto Fauchet (•le citoyen»), i racconti di viaggiatori disincantati che contrappuntavano processioni e farandole, risse e serenate, fiere e carnevali — come ad esempio M. Bérenger nelle sue Soi-

Persone citate: Georges Duby, Giuseppe Cassieri, Maurice Aghulon, Michel Vovelle, Mistral, Vovelle

Luoghi citati: Francia, Villeneuve