I farmacisti replicano a Donat-Cattin «500 miliardi di truffa: e le prove? »

I farmacisti replicano a Donat-Cattin «500 miliardi di truffa: e le prove? » I farmacisti replicano a Donat-Cattin «500 miliardi di truffa: e le prove? » In quel fiasco di vino si nascose un lopo... La denuncia del ministrchiede più trasparenza SAINT-VINCENT — • Cinquecento miliardi l'anno mi sembrano tanti e se il ministro ha prove concrete del protrarsi dello scandalo le riporti al magistrato; il nostro compito come organizzazione è quello di indicare proposte valide per la prevenzione di nuovi scandali-. Così il presidente della Federfarma, Maurizio Picconi, ha replicato al ministro della Sanità, Carlo Donat-Cattin, che sabato aveva denunciato nella prima giornata dei lavori del congresso il perdurare dello scandalo delle fustelle, quantificando l'entità della truffa. . L' inforanatIzzazionq , -,. del ami dé%J»ndKte. dei fognaci è -ìa risposta migliòre allo scandalo delle fustelle- e sul¬ Uno è gravissim tro della Sanità nella prim sulla sanità anche grazie la realizzazione di questo progetto la Federfarma. a conclusione del suo congresso ieri a Saint-Vincent, impegna le quindicimila farmacie private italiane aderenti all'organizzazione. -Con l'informatizzazione si avrebbe — ha proseguito Picconi — un osservatorio attendibile sulla spesa complessiva dei farmaci e sarebbe più facile evidenziare i fenomeni dislorsivi denunciati dal ministro-. In un'atmosfera surriscaldatasi dopo la denuncia del ministro, il presidente della Federfarma ha ricordato che già nel 1982 la federazione propose l'istituzione di un bollino autoadesivo da applicare sui medicinali in modo da controllare le ven- o all'ospedale a giornata dei lavori, conclus al computer - «No alla farm dite. • La proposta — ha proseguito Picconi — non venne presa in considerazione: non ci si può lamentare quindi che le truffe continuino-. Il congresso ha anche replicato al ministro del Tesoro. Giovanni Goria, riguardo al recente aumento del sette per cento del prezzo dei medicinali stabilito dal Cip. -Le esperienze passate indicano che gli aumenti reali sono stati, quasi sempre, superiori a quelli stabiliti — ha affermato il presidente della Federfarma —, per questo il congresso ha espresso le proprie preoccupazioni sul fatto che l'aumento possa in rè'aìlti essere superióre di circa il doppio di quanto previsto con ulteriori effetti perniciosi-. Sul problema dello scandalo delle fustelle e sulla questione del prezzo dei medicinali, la Federfarma ha reso noto che invierà due lettere, una al ministro della Sanità e l'altra al ministro del Tesoro, per chiedere una •ferma posizione sulla prevenzione di nuovi scandali e sulla trasparenza della spesa sanitaria-. L'occasione per verificare le proposte scaturite dal congresso sarà la riunione del prossimo 2 aprile nella quale la categoria dovrà discutere con il ministro della Sanità Donat-Cattin il rinnovo della convenzione dei farmacisti. Oltre al problema dell'informatizzazione e a quello della trasparenza della spesa sanitaria, il congresso ha sottolineato l'esigenza che la farmacia, come azienda, resti una rivendita di medicinali e un ausilio sanitario e non un supermercato. Proprio su quest'ultimo punto la Federfarma (nata nel 1969) ha inviato lo scorso 28 agosto una lettera al ministro Donat-Cattin per l'individuazione di norme che •facciano chiarezza su primo mattino Dopo aver bevuto due bicchieri ha avvertito uno strano sapore ed è stato colto da forti dolori - L'uomo dimesso dopo le cure - Aperta un'inchiesta si ieri - La categoria macia-supermercato» quali prodotti debbano essere venduti in farmacia e quali no-. La federazione dei titolari di farmacia (servono ben tre milioni di clienti ogni giorno) si è impegnata inoltre in un codice di autodisciplina per quanto riguarda le vendite di prodotti parafarmaceutici. Il congresso ha quindi sollecitato la necessità di un'educazione sanitaria della categoria e in questo senso è stata presa l'iniziativa, in collaborazione con la commissione nazionale di lotta all'aids, di spedire alle quindicimila farmacie private altrettanti opuscoli rivolti ai farmacisti riguardo'la rono-' scenza e la prevenzione della malattia. nalmente ha capito che qualcosa veramente non andava per il verso giusto, che quel vino era avariato o altro. Deciso a buttare via il fiasco, Baldini si è messo a guardare la tv. ma dopo una mezz'oretta è stato colto da forti dolori addominali. Allora si è ricordato del vino, ha osservato più attentamente 11 recipiente e ha visto finalmente che dentro c'era un corpo estraneo. L'uomo si è fatto accompagnare in ospedale dai famigliari e ha portato con sé il recipiente con il contenuto sospetto che ora è in mano al Nas. E' già stata aperta un'Inchiesta per scoprire chi ha' messo il topolino' nWur bottiglia. • ■ ,< .l'¬ Omero Marraccini chetta .Rossi di Certaldo. (zona del Putto.; il numero della partita è: AAB2586649). Un vino da tavola che il Baldini aveva già acquistato e consumato altre volte. A mezzogiorno l'uomo aveva stappato il fiasco e aveva bevuto in bicchiere del vino contenuto. Il sapore non lo aveva convinto troppo ma sul momento non aveva pensato alla sgradita sorpresa che avrebbe avuto qualche ora dopo. Durante la cena l'uomo — cosi ha raccontato ai medici del pronto soccorso — si è versato ancora un bicchiere e questa volta ha sentito più forte lo sgradevole sapore. Non ancora del tutto "convinto ha insistito con un secondo bicchiere e allora fi¬ LIVORNO — Sì è sentito male al secondo bicchiere, quando si è reso conto che il vino aveva uno strano sapore. Dopo aver guardato il fiasco in controluce si è accorto che In fondo c'era qualcosa di sospetto che i medici dell'ospedale hanno successivamente classificato per un topolino ormai putrefatto. E' accaduto sabato sera al livornese Floriano Baldini, 57 anni, abitante in via Modigliani. L'uomo è stato sottoposto alle cure del caso e dimesso la sera stessa dall'ospedale. Il vino è stato sequestrato dal Nas dei carabinieri. il Baldini aveva acquistato il vino la mattina di sabato ih un negoziò di via Gobetti a Livorno. Il fiasco reca l'eti¬ g. d. ni.

Luoghi citati: Certaldo, Livorno, Saint-vincent