Agostino filosofo «antico» e attuale

Agostino filosofo c<antico» e attuale Agostino filosofo c<antico» e attuale TORINO — L'Associazione Italiana di Cui-. tura Classica organizzo par dopodomani a Tori- ! no (salone dal Congressi dell'Istituto San Paolo, via S. Teresa 0) una giornata di studio au Sant'Agostino. Al prò- , feasor Renato Ugllone, che è fra gli organizzatori, abbiamo chiesto questo Intervento. Tra le iniziative promosse in questi anni dalla delegazione dell'Associazione Italiana di Cultura Classica i convegni di primavera hanno ormal acquistato un rilievo di primo piano nel mondo della cultura. Essi hanno qualificato l'attività della delegazione a partire dal 1982 attirando da ogni parte d'Italia numerosi studiosi, uomini di cultura, insegnanti, studenti.. Quest'anno la scelta del tema non poteva non cadere, su Agostino d'Ippona, di cui ricorre il XVI Centenario; della conversione e del battesimo. A questa Importante ricorrenza l'Alce torinese dedica Una Giornata di Studio, con un'introduzione di Fran-, co Bolgia™ e relazioni di Luigi Franco Plzzolato, Eugenio Corsini ed Ezio Gallica. Ma ha qualche significato ricordare oggi Aurelio Agostino, africano, vescovo di Ippona del IV-V Secolo? Può darci Agostino un aiuto a vivere in un'epoca che sembra totalmente diversa e lontana dalla sua? Noi pensiamo di si. Se, infatti, la nostra epoca è diversa dalla sua, lo è nelle componenti storiche, nelle forze politiche, nelle condizioni materiali. Ma le è vicinissima per certe linee spirituali di fondo. Come allora, come nel secolo di Agostino, noi ci dibattiamo nella coscienza di un'epoca che sta per finire e lottiamo tra 11 rifiuto di un passato che si sta esaurendo e l'utopia per un, , futuradi cui a ste^tojduscjtev j nio a intravede re-i linearneit - ' ti. Agostino si trovò a-vivere. 1 questo stesso dramma. L'è-, , poca in cui visse fu •un'epoca di angoscia- (Dodds). un'epoca di fine più che di transizione. La grandezza di Agostino consiste nell'avere letto acutamente il suo tempo, nell'averne tratto Indicazioni e segnalato speranze in un modo che poche altre epoche e pochi altri uomini hanno saputo fare. Agostino rappresenta la più alta espressione del genio cristiano nell'ambito del mondo latino. Uomo del IV Secolo, discepolo di Ambrogio di Milano, contemporaneo di Gerolamo, egli incarna, sul tramontare della letteratura pagana, uno splrtlo nuovo che cerca di realizzare una sintesi tra la cultura letteraria greco-latina, ereditata da Cicerone e da Virgilio, e la tradizione giudeo-cristiana fondata sulla Scrittura. La sua fu una personalità veramente poliedrica: fu filosofo, teologo, pastore, mistico e poeta al contempo; c tutto ciò in grado eminente. Queste altissime qualità si completano a vicenda e creano un fascino a cui è difficile resistere. Fu un filosofo, ma non un freddo pensatore; un teologo, ma anche un maestro di vita spirituale; un mistico, ma anche un pastore, un poeta ma anche un polemista. Ognuno perciò trova In lui qualcosa che lo attira e lo affascina; o l'altezza delle intuizioni metafisiche, o la ricchezza delle argomentazioni teologiche, o la forza e l'efficacia della sintesi, o la profondità dell'introspezione psicologica, o la ricchezza della fantasia, della sensibilità, dell'ardore mistico, o la lucidità dell'analisi, o il realismo e 11 coraggio dell'azione. Ma la Giornata di Studio agostiniana ricorderà anche la figura di un grande vescovo del nostro tempo, il cardinale Michele Pellegrino, studioso appassionato, e non a caso, di Sant'Agostino. Scriveva Nicola Abbagnano su «La Stampa» del 21 settembre 1965, all'annuncio della sua elevazione alla cattedra episcopale di Torino: -(A monsignor Pellegrino) è serre- ; pre stato presente il concetto ' che il Cristianesimo deve la sua ricchezza e fecondità proprio all'aver incluso e nobilitato nella sua sfera la totalità dei valori umani. E per questo il grande amore di monsignor Pellegrino studioso è stato Sant'Agostino, cui ha dedicato buona parte della sua attività: Renato Ugllone te §88

Persone citate: Aurelio Agostino, Cicerone, Dodds, Eugenio Corsini, Ezio Gallica, Luigi Franco, Michele Pellegrino, Nicola Abbagnano, Renato Ugllone

Luoghi citati: Italia, Milano, Torino