Quell'enciclica fra Lutero e Pietro «Non un muro una porta aperta »

Dopo la proclamazione delT«anno mariano» e della «Redemptoris Mater» Dopo la proclamazione delT«anno mariano» e della «Redemptoris Mater» Quell'enciclica fra Lutero e Pietro ce Non un muro: uno porta aperto » A colloquio col pro BRESCIA — L'.anno mariano- e l'Enciclica Redemptoris Mater di Papa Wojtyla hanno suscitato entusiasmo nella maggioranza dei cattolici, qualche riserva nelle minoranze più esigenti, delusioni e proteste da paru; di luterani e altri protestanti. L'Enciclica di Papa Wojtyla, indirizzata anche in modo particolare ai .fratelli disuniti-, cioè proprio ai protestanti e con un appello ai popoli cristiani dell'Est, rilancia i dogmi e il ruolo e culto di Maria secondo lo spirito del Concilio, opponendosi al devozionalismo eccessivo e fanatico, alla • monolatria- e rilanciando idealmente, di fatto, i punti sui quali cattolici e protestanti, anche su Maria in quanto madre di Cristo, possono ancora confrontarsi positivamente. Per saperne meglio e di più abbiamo intervistato lo storico prof. Franco Molinari, piacentino, docente di storia della Chiesa all'Università Cattolica di Milano, autore di saggi come • Vecchi e nuovi tabù della storia della Chiesa-. -Olio santo e olio di ricino-, -La massoneria, cattedrale laica della fraternità-, -Chiesa e Repubblica ai Salò, -Debbono finire — dice Molinari —, le "epidemie d'apparizione", e debbono finire le intolleranze radicali antimariane che da parte luterana, alle origini, proprio in Lutero, non ci furono affatto-, — Professor Molinari, Lutero restò dunque sempre devoto di Maria, pur fra alterne fasi e non senza contraddizioni, anche dopo la sua ribellione a Roma? -Certamente. Le radicalizzazioni protestanti contro il culto a Maria vennero più tardi. Lui si limitò a combattere gli eccessi, e spesso lo fece con linguaggio da trìvio come pochl'àtm; e anche sii dogmi come l'Assunzione di Maria non venne a patti, in quanto non contenuti nei Vangeli. Basta leggere il commento di Lutero al Magnificat per capire quanto il riformatore non chiuse mai del tutto col problema della Madre di Cristo. In quel commento, egli dice: -Maria è madre di Dio. Non si potrebbe immaginare nessun titolo più alto, e tutte le altre cose non sarebbero nulla in confronto, anche se fossero numerose quanto le stelle del cielo e la sabbia del mare-. Prima di iniziare il commento, egli prega cosi: -L'amabile Madre di Dio interceda perché noi si possa comprendere bene il Magnificat-. In una predica, Lutero sostiene che Maria è -l'unica goccia strappata da Dio all'oceano del peccato originale e all'universale perdizione-. Altre volte tuttavia afferma che anche Maria è coinvolta nel peccato originale, ma che fu -santificata già nell'utero materno-. D'altronde la tesi di Maria segnata anche lei dal peccato originale, fu sostenuta anche da grandi dottori della Chiesa, prima che fosse proclamata dogma, come S. Tommaso d'Aquino-. — Perché Lutero sostenne anche la verginità di Maria, della quale oggi a molti cattolici e anche teologi importa poco o nulla, quasi non sia essenziale al mistero della redenzione di Cristo? -Perché il fondamento di tutta la teologia di Lutero è il principio del solus Deus, cioè il principio che Dio non ha bisogno di nessuno, che la salvezza viene solo, totalmente gratuita, da lui. Lutero riconosce a Dio ovviamente la libertà di creare ogni creatura come egli crede. Ed esulta, non ha dubbi, su questa logica, davanti al mistero di Maria quale capolavoro di Dio. E lo fa capire con gioia: "Dall'inizio del mondo questo non si è udito mai. Sono pronto a regalare cento denari d'oro, a chi mi dimostra. Bibbia alla mano, il contrario". E nel commento al Magnificat, del 1532, accetta anche l'intercessione dei santi: "Non è la Madonna che agisce. E' Dio che opera tutte le cose. Se noi invochiamo Maria è perché il Signore per riguardo a Lei. faccia e conceda ciò che noi domandiamo. D'altra parte è in questo medesimo spirito che noi invochiamo anche gli altri santi, affinché tutto si compia per mezzo di Dio solo. -Anche Calvino e Zwingll, gli altri due più grandi riformatori luterani, conservarono a loro volta il culto austero e insieme tenerissimo nei fessor Franco Molinari, confronti della Madre di Cristo.» — Ma non si è del tutto spento oggi questo spirito mariano dei padri fondatori della riforma? -Si, indubbiamente, ma a questo hanno contribuito, nei secoli, anche gli eccessi dei cattolici, scarsi di vera teologia, collezionisti di devozioni qualche volta ai limiti della superstizione. In campo protestante vi sono però oggi uomini e gruppi molto attenti alla devozione autentica per Maria. E' eloquente il fenomeno ecumenico di Taizé. Roger Schuzt. il priore di Taizé. ha scritto su Maria Università di Milano - Le uno dei testi più belli del nostro tempo. Anche teologi protestanti di grande prestigio come Moltmann e Pannenberg riconoscono non solo • opportuno- ma -necessarioil servizio di Pietro, inclusa Maria. In Germania è sorta anche una congregazione femminile delle •Sorelle di Maria- (Marie Scewestern di Darmstadt). Diciamo che sino a poco tempo fa la Madre di Cristo era fra cattolici e protestanti -un muro divisorio-, mentre ora è. o può essere -una porta aperta-. E il Papa — come si è detto — e Maria di Nazaret, non sono più due punti invalicabili di divisione Le incomprensioni fra c fra le due confessioni-. — Anche sotto la spinta di questa Enciclica, cosa consiglia lei a cattolici e protestanti dal punto di vista ecumenico? -Consiglio di approfittare proprio della "moratoria ecumenica", se davvero ci sarà. Ima certi fenomeni positivi possono restare spesso e a lungo in profondo e in silenzio ma germinare tempi nuovi e diversi equilibri) per rileggere insieme il Magnificat, che ispira tanto, per bocca di Maria, la teologia della redenzione quanto la teologia della liberazione. Per trarne possibilmente lo stesso impe¬ attolici e protestanti gno di buon senso, spirito di umiltà reciproca per eliminare le vicendevoli intolleranze preventive durate finora. Roger Schuzt ha detto a nome dei protestanti: -Domandiamo ai nostri fratelli cattolici e ortodossi di purificare la pietà mariana da ogni esuberanza-. E ha detto ai cattolici: -Domandiamo ai protestanti se le loro reazioni non li hanno condotti a isolare Cristo, a rappresentarlo senza alcuna relazione con tutta la Chiesa-. Io aggiungo: -La tenerezza mariana di Lutero può essere una scuola per tutti-. Nazareno Fabbretti

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