Quell'ambiguità di Giovanni Bechelloni

Quell'ambiguità Quell'ambiguità AMBIGUITÀ' e sconcerto mi paiono i termini adatti per sintetizzare lo stato attuale delle cose al riguardo dello stile comunicativo di Gorbaciov e delle reazioni nell'opinione pubblica italiana. 'Ambiguità» perché non è ancora chiaro se ciò che si è messo in moto in Unione Sovietica è un vero e proprio «nuovo corso» capace di fare uscire quel grande Paese dal tunnel oscuro della crisi economica e della dittatura oppure un'abile politica della comunicazione che si limita a innestare le tecniche delle pubbliche relazioni nel bagaglio propagandistico del regime. «Sconcerto» perché negli ambienti politici italiani si sono riattivati sentimenti tra loro contraddittori: ripresa di iniziativa di chi vede riaccendersi una «spinta propulsiva» e speranze di coloro che si aspettano una democratizzazione reale, una vera e propria rottura con la teoria e la pratica del socialismo reale. In ogni caso, quale che sia l'interpretazione dei processi in corso e dei loro esiti, siamo di fronte a una situazione carica di incognite e di rischi. O rischiano coloro che prendono sul serio quella che potrebbe essere una mistificazione del grande comunicatore del Cremlino o lo stesso Gorbaciov rischia di essere travolto dalla politica che ha avviato. Giovanni Bechelloni

Persone citate: Gorbaciov

Luoghi citati: Unione Sovietica