Gorbaciov, quanto durerà la primavera? di Claudio Pagliara

Gorbaciov, quanto durerà la primavera? Gorbaciov, quanto durerà la primavera? Due anni fa il nuo L9 11 marzo 1985 Mi, khail Gorbaciov saliva al potere nell'Unione Sovietica. La proclamata «glasnost» (cioè la pubblicità, la trasparenza) del suo «nuovo corso» sarà il tema centrale del'Assemblea dell'Atlantico del Nord che avrà luogo a Quebec, in Canada, dal 21 al 25 maggio. Le discussioni di Quebec forniranno un'occasione per valutare la fase di liberalizzazione in atto del sistema sovietico, in particolare nei settori dell'economia e dei diritti dell'uomo. Fra gli altri temi della sessione canadese, vi saranno il rispetto dei diritti dell'uomo nel mondo, la cooperazione transatlantica nell'economia, la tecnologia, la difesa e la presenza delle truppe americane in Europa. vo capo dell'Urss prendeva il potere e c ominciava il suo «disgelo»: che cosa ha fatto , ììJ «.•}.->:;•>«; «il * «: :, ? Bisogna credergli? « Come Krusciov, anche il nuovo leader rischia d'essere sconfitto dalla vecchia guardia», dice D'Ormessoii. Nei Paesi dell'Est... DAL NOSTRO INVIATO PARIGI — Jean D'Ormesson è sempre stato il più giovane. E ancora oggi, malgrado i suol sessantun anni, la fronte un po' stempiata e i capelli grigi, conserva tutto il fascino che circonda un enfant prodige. Quest'uomo elegante e gentile occupa un posto di tutto rilievo nella vita politica e intellettuale del suo Paese: accademico di Francia da quando aveva appena quarantasette anni, segretario generale del Consiglio delle scienze umane dell'Unesco da quando ne aveva venticinque, dal 1973 e per un decennio ha diretto Le Figaro, il grande quotidiano della borghesia francese. Fine romanziere, oltre che acuto giornalista, D'Ormesson dimostra nella sua ulti¬ Come lo vedono perso ma fatica (Il vento della sera) una stupefacente confidenza con la storia che gli viene, forse, dalle sue origini aristocratiche. Conservatore per temperamento ma liberale di pensiero, esplode in una fragorosa risata a una domanda un po' bizzarra: • Gorbaciov un democratico? No, no. Sicuramente no». Ma allora, signor D'Ormesson, cosa succede in Urss? •E' fuori discussione che qualcosa stia cambiando. Un cambiamento di équipe dirigente e un cambiamento di linea. Ma ecco il dilemma: si tratta semplicemente di una nuova tattica o, invece, siamo in presenza di una nuova strategia? Per ora non possiamo saperlo, solo l'avvenire ce lo dirà'. Crede che Gorbaciov vo¬ sonalità del dissenso e glia cambiare le strutture del regime? • Credo di si. Ci sono però due strutture al mondo molto difficili da cambiare: il Vaticano e il Cremlino. Il problema di Gorbaciov è di sapere se si possono fare delle riforme in un apparato pesante e burocratico come quello sovietico sema distruggere tutto l'edificio-. La nuova linea incontra forti resistenze nel pcus. Secondo lei quante chances ha Gorbaciov? O, come Krusciov, verrà esautorato? •Krusciov è forse l'uomo che ha annunciato Gorbaciov. Anche Krusciov aveva cercato di dare una nuova immagine all'Urss e di modificare le strutture del regime. Ebbene, Krusciov alla fine è stato rovesciato. Secondo me esiste una possibilità che dell'Occidente Gorbaciov venga sconfitto dalla vecchia guardia. Dovrà andare molto lentamente a scoprirà molte difficoltà sulla sua strada. Lo scoglio più grande è l'Afghanistan. Credo che Gorbaciov abbia intenzione di ritirare l'Armata Rossa da Kabul ma credo anche che per ora non lo possa fare'. Dieci noti dissidenti sovietici hanno dichiarato che solo l'abbandono della linea marxista-leninista può portare veri cambiamenti nell'Unione Sovietica. E' d'accordo? «Si. Naturalmente il problema non si pone: Gorbaciov è un marxista'. Bisogna incoraggiare le riforme di Gorbaciov? E se riuscisse, l'Urss sarebbe più o meno pericolosa per l'Occidente? •Secondo me bisogna incoraggiarle. Dopotutto non possiamo augurarci che si perpetui in Urss una dittatura dura come quella di Stalin. Ben venga, quindi, la liberazione di qualche dissidente, la riduzione anche parziale dell'arsenale militare. Allo stesso tempo, dobbiamo essere coscienti die la nuova Russia potrebbe rappresentare per l'Occidente una minaccia superiore alla Russia di Breznev'. A Ginevra si profila un accordo Usa-Urss sugli euromissili. Cosa ne pensa? •Le conseguenze saranno gravi. E' necessario correre al più presto ai ripari, rafforzando la potenza militare di ogni Paese europeo, costruendo una comunità europea della difesa e mantenendo dei legami di difesa tra l'Europa e l'America'. Si ha l'impressione che i Paesi satelli dell'Est siano recalcitranti verso le riforme di Gorbaciov.- • E' esatto. I Paesi dell'Est, al contrario • -della Russia, hanno conosciuto ad un certa 'pùnto dettà>tòro storia la democrazia. La stragrande maggioranza degli ungheresi, dei cecoslovacchi, dei polacchi non vuole il comunismo. Chi è al potere in questi Paesi teme die anche piccole riforme, che addolciscano la dittatura interna, finiscano con il far crollare tutto l'apparato comunista', Yves Montand la scorsa settimana ha dichiarato che non crede alle riforme di Gorbaciov. Cosa pensa delle nuove posizioni maturate dagli intellettuali francesi che, come Montand, sono usciti dal pcf? «Gioisco di tutte le persone che dapprima erano state sedotte dal comunismo e i cui occhi poco a poco si sono aperti. Forse era necessario che passassero attraverso il comunismo per comprendere che cosa sia. Ma questa non è una ragione sufficiente per dare un vantaggio a chi si è sbagliato su chi non è mai caduto in errore'. Qualche anno fa, a proposito del suo libro «Dio, vita e opere», ha detto: «Io amo il diavolo, perché senza il diavolo non ci sarebbe il conflitto con Dio, che è il conflitto tra il bene e il male». Chi è oggi il diavolo? • Credo che il diavolo sia la tirannia e lo dittatura. Il diavolo è Hitler e Stalin. Ma ciò che è più temibile è die il diavolo vesta i panni di Dio. A ben guardare, c'è sempre al potere non importa quale tiranno abominevole che canta degli inni alla libertà'. Claudio Pagliara