Zanone: la Jotti non è un notaio il nodo vero resta il pentapartito di Eugenio Ferraris

Zanone: la Jotti non è un notaio il nodo vero resta il pentapartito Zanone: la Jotti non è un notaio il nodo vero resta il pentapartito «L'incarico al presidente della Camera, che resta una personalità dell'opposizione, è un fatto straordinario» - L'attuale maggioranza non ha però alternative DAL NOSTRO INVIATO VERCELLI — Ministro Zanone. qualcuno sostiene che Nilde Jotti non compia altro che un atto notarile, cioè che prenda atto e riferisca che non c'è nulla da fare per il nuovo Governo. Altri, invece, pensano ad un Governo a due o tre con l'appoggio esterno del pei e della sinistra indipendente. Lei come vede la situazione? •E' difficile definire un atto notarile una novità sensazionale: non era finora accaduto, infatti, che un mandato sia pure esplorativo fosse affidato ad una personalità dell'opposizione, anche se si tratta della presidente della Camera. Su possibili esiti credo non si possa dar corso a troppe fantasie. Questa legislatura ha espresso una sola maggioranza in Parlamento, il pentapartito, e non è in grado di esprimerne altre. Se si dovrà constatare una frattura irreparabile nel pentapartito, per responsabilità concomitanti di democristiani e socialisti, anche la legislatura sarà finita, ma con effetti veramente gravi perché la crisi politica può avere sullo sviluppo economico l'effetto di una gelata primaverile*. Se le avessero chiesto dieci giorni fa quante probabilità di elezioni anticipate esistevano, come avrebbe risposto? E oggi che risponde? *Un po' più di ieri. E questo ridursi delle possibilità di soluzioni positive non servirà certo a ridurre la lontananza che già esiste tra i partiti e la gente. Gli italiani desiderano la stabilità del governo e non credo si entusiasmino troppo alla mischia in corso tra i due maggiori partiti governativi*. E' stato ipotizzato, in caso di fallimento di Nilde Jotti, un incarico a Malagodl... 'Malagodi è stato per anni un ca"' di saggezza inascoltata da politica italiana. Sarebbe una novità positiva oggi 30 marzo 1987 3.600 esemplari Pubblicità se si decidesse di ascoltare oggi quella saggezza per ritrovare il filo di una matassa che si è ingarbugliata... ». L'eventuale ricorso ad elezioni anticipate quanto potrà pesare sul pli in termini di voti? 'Se elezioni verranno, noi siamo pronti, come sempre. Ma il clima elettorale non sarà dei migliori, io campa-r gna si ridurrà ad un derby tra i tifoidi Craxi, e quelli di De Mita. E non sarà facile richiamare i temi più veri, che sono quelli delle cose da fare e dell'azione pubblica da assicurare, anche per evitare che il divano di efficienza che oggi c'è fra pubblico e privato cresca ancora. Un anno in più, l'ultimo, quello che dovrebbe segnare compiutamente le azioni avviate nella prima parte della legislatura, sarebbe utile agli interessi della nazione e perciò anche del pli*. H ministro dell'Industria, a Vercelli per una serie di incontri (Camera di Com¬ mercio, Unione Industriale, i dirigenti provinciali del pli), è rimasto in carica otto mesi. Onorevole Zanone, vuol tracciare un bilancio di questo periodo? 'In questi otto mesi ho cercato anzitutto di fare discendere il lavoro di ogni giorno, le azioni specifiche, da una visione dinsieme. Il primo campo d'intervento riguarda' l'innovazione ' produttiva. yPer. .(eijficcofe imprese^ è stato] approvato, vincendo molte resistenze, il decreto che ripristina l'agevolazione per l'ammodernamento delle macchine e dei sistemi produttivi. Per il commercio è stata definitivamente approvata la legge che anticipa alcune linee della riforma della distribuzione largamente condivise dagli operatori commerciali: più libertà in materia di orari dei negozi, procedure più semplici e più rapide per ottenere i fondi di ammodernamento delle imprese, misure contro le frodi commerciali. Per gli artigia- ni è stato costituito il consiglio nazionale dell'artigianato e si sono riaperti i termini della legge 696 per finanziare coloro che ammodernano il proprio macchinario*. 'Il secondo aspetto — prosegue il ministro — riguarda il sistema dei prezzi. Ho proposto sabato scorso al Cipe di ridurre sensibilmente l'area dei prezzi amministrati dallo Stato, resHfWBndB^aità'] determinazione i^ft^rcpftqi prèzzi che non riguardano monopoli, giuridici o naturali. Il terzo grande campo di intervento di questi otto mesi è stata la politica dell'energia. Dopo la conferenza nazionale, il Parlamento dispone di tutti i dati utili per decidere il miglioramento del piano energetico sotto il profilo della salvaguardia ambientale e della sicurezza, senza ulteriori pause di riflessione che sarebbero soltanto un pretesto per procrastinare uno stato di incertezza che rischia di avere conseguenze gravi sull'economia*. 'Sotto un profilo più generale — conclude il ministro dell'Industria — l'indirizzo seguito è stato ed è quello di favorire la restituzione alliniziativa privata dell'attività dimpresa sia con misure di privatizzazione di imprese pubbliche (Alfa, Lanerossi) sia accelerando la cessione a privati, mediante regolari procedimenti di asta, di imprese in amministrazionestraordinaria (Carterie di Serravalle, Edizioni Einaudi, Salvarani e, spero presto, Indesit, Lauro ed altre). Alla linea di privatizzazione e di liberalizzazione deve accompagnarsi una più sicura tutela della libertà di concorrenza. Sono ormai imminenti le conclusioni della commissione ministeriale presieduta dall'economista Franco Romani e di cui fanno parte alcuni noti studiosi (Comba, Colombatto, Cassese, Libonati)*. Eugenio Ferraris

Luoghi citati: Lauro, Malagodl, Serravalle, Vercelli