Cinese a Roma di Paolo Patrono

Cinese a Roma Cinese a Roma (Seguo daila 1* pagina) Andreotti non ha voluto fosse rinviata, riguarda l'atteggiamento cinese sulle ultime proposte sovietiche di disarmo. La Cina ha mostrato grande cautela verso il «nuovo corso» gorbacioviano. E i contatti riannodati con Mosca, dopo il lungo contenzioso sulle questioni di confine, rimangono condizionati dall'atteggiamento sovietico nelle grandi «crisi regionali» della Cambogia e dell'Afghanistan che, secondo Pechino, costituiscono le vere «cartine di tornasole» della politica del Cremlino. La recente visita del ministro degli Esteri sovietico Shevardnadze nel Sud-Est asiatico ha impresso nuovo dinamismo anche in questo scacchiere, dove s'affaccia per la prima volta il sorriso di Gorbaciov. Ma Pechino resta guardinga, come prudente rimane sul disarmo sovietico. In base alle proposte di Mosca, i residui cento SS-20 ritirati dall'Est europeo dovrebbero finire infatti ben oltre gli Urali, affacciati nello scacchiere asiatico. Davanti a questa prospettiva la Cina oggi sembra aver superato la pesante diffidenza iniziale innescata da questa mossa di Gorbaciov e considera adesso questa tappa solo come «una fase di transizione sulla via d'un disarmo reale», nel quale Pechino aspira oggi ad entrare come partecipante e non solo come spettatrice interessata. Anche queste intenzioni saranno scandagliate nella tappa romana di Wu, dove troveranno posto, nell'esame del principali temi internazionali, pure il Medio Oriente e la guerra del Golfo, sulla quale Pechino potrebbe appoggiare 1 tentativi italiani di «cessate il fuoco» nell'ambito del Consiglio di sicurezza dell'Orni. Infine, nell'agenda dei colloqui sono rimarchevoli anche i temi della cooperazione economica bilaterale che Wu affronterà tra Roma e Milano. L'Italia ha esportato l'anno scorso in Cina per 1500 miliardi di lire e vanta un saldo attivo di 500 miliardi, che 1 cinesi vorrebbero riequilibrare tramite la vendita di carbone e altre materie prime. Nel mesi scorsi, in Cina si era molto parlato dei progetti per potenziare gli investimenti stranieri. Ma dopo la rettifica in corso a Pechino, questi progetti sono ancora attuali? In questi giorni Wu dovrà chiarire le intenzioni cinesi agli imprenditori italiani. Paolo Patrono

Persone citate: Andreotti, Gorbaciov, Shevardnadze