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«Mo sciolto m S «Mo sciolto m S (Segue dalla l'pagina) la, quasi impegnati ormai nella campagna elettorale, anche ieri i big hanno rinnovato le reciproche accuse, confermando che la spaccatura tra i cinque è tutta da ricucire, e che lo scoglio insormontabile è sempre quello dei referendum. De Mita, che concludeva l'assemblea della de catanese, ha fatto sobbalzare le redazioni romane, quando è giunta la prima parte della nota Ansa. Vi si leggeva infatti un'apertura del segretario de alle richieste socialiste, con la proposta di ridar comunque vita al pacchetto Rognoni, che* se poi, •per la brevità dei tempi, il Parlamento non riuscisse ad approvare il provvedimento In tempi utili, l'eventuale svolgimento del referendum non sarebbe più motivo di contrasti». Ma il colpo dell'intransigenza è venuto pochi minuti dopo, con gli altri due «land, dove De Mita passava ai referendum sul nucleare. E su questi, 11 segretario de non intende ce' dere, occorre evitarli ad ogni costo, dice, perché si prestano •ad un gioco strumentale per scardinare questa maggioranza». Piuttosto, se qualcuno pensa che questa alleanza è superata, •deve dire agli elettori quale proposta politica alternativa indica». ■ Ci risiamo, ha detto Martelli che parlava a Padova, •come volevasi dimostrare, più si conferma la disponibilità socialista e più viene alla luce la volontà della segreteria de di giungere a elezioni anticipate». E Amato da Vercelli: •Come è possibile pensare che la ricostruzione di una politica di maggioranza possa incentrarsi esclusivamente sulla que stione del referendum?». 11 Ma nel coro c'è posto per tutti, e cosi da Pescara Nicolazzi rilancia la proposta socialdemocratica di moratoria nucleare come «equo punto di incontro tra chi vuole e chi non vuole il referendum». A Cesena, però, Biasini ribadisce che i repubblicani mai si presteranno «n manovre ingannatrici*. E la crisi continua. Gianni Pennacchi