Messina vede l'Italia dall'alto

La Cremonese pareggia, il Genoa perde: sullo Stretto si festeggia il solitario primato La Cremonese pareggia, il Genoa perde: sullo Stretto si festeggia il solitario primato Messina vede l'Italia dall'alto Un Genoa maturo perilmea culpa Ora spera anche Bologna Ad Arezzo rossoblu ir di GIANFRANCO DURANTI AREZZO — L'Arezzo fa festa tra le mimose. Nella giornata dedicata olle donne ha centrato 11 colpo dell'anno, allietando le non poche tifose aretine. In una volta ha messo ko 11 Genoa, ha riabbracciato la vittoria dopo due mesi, si è riconciliato con 11 pubblico e ha fatto ritrovare 11 sorriso all'allenatore Biccominl. In realtà la partita non ha avuto una grande storia. L'Arezzo l'ha fatta sua in 25' e l'ha dominata dal principio alla fine. Puntiamo lo zoom subito sull'uno-due che ha deciso l'Incontro. Tutto nel giro di dieci minuti scarsi. E' il 16'. Dalla destra Dell'Anno mette in mezzo all'area una punizione radente, per un precedente fallo su Erminl. La difesa del Genoa s'Incanta ed Erminl mette dentro da due passi in scivolata. Il Genoa al 25' ha la grande occasione per pareggiare, ma Ambu cicca un pallone d'oro offertogli da Pollcano. Sull'immediato contropiede l'Arezzo raddoppia. Ugolotti semina avversari. De Stefanis fa velo, la difesa genoana si imbambola e per Dell'Anno è un gioco da ragazzi infilare da due passi nonno Favaro, che se la prende con 1 nipotini. Al via il Genoa è orfano del portiere Cervone e l'Arezzo di Ruotolo. Ricco mini Inserisce Ermini e manda in campo una falsa Formula 1. In effetti Dell'Anno gioca da punta autentica, e soprattutto nella ripresa fa da primo attaccante. Perottl si affida all'anziano Favaro e riconferma Ambu al fianco, di Manilla, tenendo in panchina Clprianl. Parte a razzo il Genoa, ma è un fuoco di paglia. Dopo un bel salvataggio di Butti su Rotella, l'Arezzo si mangia uh gol che sembrava già fatto. E' il 4'. Una bordata di de Stefanis da fuori sorprende Favaro che non trattiene. Sulla palla si avventa Man goni, che, a due passi dalla porta, si fa incredibilmente ribattere il tiro dal portiere. L'urlo di Rlccomini Selvaggi rilancia SAN BENEDETTO DEL TRONTO — La 3ambenedettese e il Campobasso hanno dato vita ad un modesto incontro che 1 padroni di casa si sono aggiudicati con una rete di Selvaggi al 47'. Non poteva essere diversamente: l'importanza della posta in palio ha consigliato prudenza. Anche dopo la rete della Sambenedéttese le cose non sono cambiate, il Campobasso si è sbilanciato in avanti, ha inserito un'altra punta ma non è riuscito a mettere in difficoltà la difesa della Sambenedéttese e a creare azioni da gol. La rete è nata da due preziosismi tecnici di Cesari e Selvaggi. Il primo, con una finta, ha lasciato di sasso Parpiglla, poi in corsa ha servito Selvaggi. Il centravanti, con un dribling stretto, ha superato Della Pietra poi ha evitato Bianchi In uscita e ha accompagnato la palla In rete. ^ ■ Neve a Pescara, PESCARA — £' stata rinviata per impraticabilità del campo la gara in programma a Pescara tra gli abruzzesi e il Cagliari. La coltre di neve che in nottata ha ricoperto Pescara aveva infatti raggiunto sul terreno di gioco lo spessore di 30 centimetri. La decisione di non disputare la gara è stata presa intomo a mezzogiorno dopo un sopralluogo effettuato sul terreno di gioco dall'arbitro Gava. E' probabile che la gara venga recuperata mercoledì 1S marzo. E' la prima volta che a Pescara viene rimandata una partita a causa della neve. Bologna-Lazio 1-0 Bologna: Zinetti: Villa/Galvani; Stringare, Ottoni, Luppi; Marocchi. Nicolini. Marronaro, Musella (86' Lanclni), Marocchino (69' Pradella). Lazio: Terraneo; Podavini, Acerbis; Esposito, Greguoci, Marino; Poli (46' Fiorini), Caso, Magnocavallo (58' Piscedda), Pio, Mandali!. Arbitro: Testa.. : 28' Musella Messina-Taranto 2-1 Messina: Palearl; Napoli, Mancuso; Gobbo. Rossi, Bellopede; Venditeli!. Orati, Diodlcibus (86' Petit»), Catalano, Mossini. Taranto: Incontri; Biondo, Picei; Donatelli, Conti (74' Paolinetli); Serra. Paolucci. Rocca, Romiti. Maiellaro. Tavarllll (80' Dalla Costa). Arbitro: Vecchiatcnr. Roti: 37' Mossinl, 87' Biondo, 89' Catalano. Cremonese-Cesena 0-0 Cremonets: Rampulla; Garzili), Gualco (75' Pelosi); Citteno, Montorlano. Torri; Lombardo, Bonglorni, Nicoletti, Bencina, Chiorri. Cessna: ROssi; Cuttone, Cavasln; Bordin, Panchen. Cucchi; Aselli, Leoni, Rizziteli! (82' Barozzi), Perrotti (71' Mlnottl), Simoninl. Arbitro: D'Ella. Vicenza-Triestina 0-0 Vicenza: Mattiazzo; Filippi, Montani; Savino, Mazzoni, Mascheroni; Lucchetti (73' Carretti). Fortunato, Rondon, Nicollnl (85' Da Bissi), Messersl. Triestina: Gsndlnl; Costantini, Orlando; Dal Prà. Cerone, Menlchinl, Di Giovanni (87' lachlni), Strappa, Scaglia (69' Ispiro), Causlo, Gamsrinl. Arbitro: Amendolia. ti irriconoscibili, demotivati, d piacimento la situazione e 11 Genoa non riesce a togliere il classico ragno dal buco. L'Arezzo dà addirittura la sensazione di accontentarsi e di non infierire. La partita scade di tono ma al toscani sta bene cosi, il Genoa Invece mostra la corda e una difesa tenera come 11 burro. Per ben due volte Favaro deve andare a raccogliere la palla nella rete, ma in entrambe le occasioni va In aluto dei rossoblu l'arbitro Fri ge rio che annulla per fuorigioco. Ambu si fa vivo davanti a Orsi con uh colpo di testa che lambisce la traversa quando ormai la partita si è conclusa e 1 giochi sono abbondantemente fatti. Finisce dunque 2-0 fra il tripudio del tifosi toscani e la disperazione degli oltre duemila appassionati genoani che avevano seguito la squadra. si sente dalla tribuni» ma non si può riferire. Per tutto 11 primo tempo l'Arezzo fa anche spettacolo. Il Genoa si rende pericoloso solo allo scadere con un bel colpo di testa In tuffo di Pollcano, sul quale Orsi schizza come un giaguaro. Nella ripresa i giochi sono fatti. L'Arezzo controlla a eboli in difesa - Due vol olte a segno i toscani, appars rsi in netta ripresa I rossoblu si liberano dal complesso casalingo battendo la Lazio - Rete discussa presa. Ma risentono della mancanza di Poli (colpito al ginocchio poco prima del riposo) che Fiorini, altro «ex» (anche in non perfette condizioni) non sostituisce degnamente. Spingono i laziali, ma disordinatamente: due sole parate di Zinetti (11 quale dopo otto domeniche consecutive riesce finalmente a non subire 11 solito gol), al 50' (MandeUl) e al 70' (Marino). La Lazio rischia ripetutamente di essere Infilata. Guerini, forse ci ha pensato fin troppo a rimpiazzarlo col mobilissimo Muselli. il quale frulla e spazia a tutto campo, vanamente contrastato da quello spilungone di Greguggi, che riesce a superare perfino di testa nonostante la netta differenza di statura. Musella è una delle chiavi del successo rossoblu. E' lui, infatti, a sbloccare il risultato anticipando il suo controllore sul cross alto (addirittura... pennellato) di Marronaro servito in profondità dal validissimo Nicollnl. il gol (23') è un tantino rocambolesco. Sulla spettacolare incornata dell'ex napoletano. Terraneo alza sulla traversa: la palla ricade battendogli sul tallone e varca appena la linea ed è scaraventata in fondo al sacco dall'attaccante felsineo, il quale lascia ancora surplace il suo controllore. Rete o autorete? Fino a quel momento il Bologna è stato padrone del campo. Senza correre un solo rischio, anzi mancando diverse occasioni: al 1' (Marronaro), al 6' (Musella). al 18* (Galvani). Ma è questa la Lazio-babau che il Bologna temeva tanto? Morbida a centrocampo dove Magnacavallo, Caso, Esposito perdono i rispettivi duelli con Stringare, Nlcollni e un Marocchi tutt'altro che irresistibile, e dove Pinna ben disposto ha il suo da fare a rincorrere Galvani, terzino d'attacco; meno sicura del solito in difesa (la meno perforata del torneo) la Lazio è anche fiacca e senza spinta all'attacco. Nemmeno dopo il gol le cose cambiano. E' sempre il Bologna ad essere aggressivo: al 36* debole tiro di Marronaro al centro dell'area. I blancoazzurri, insomma, si svegliano soltanto nella ri- di ERMANNO MIOLI BOLOGNA — Per liberarsi del complesso casalingo (due sole vittorie, tanti rimpianti) 11 Bologna aspetta proprio una star del campionato. Con la Lazio, capolista virtuale, i rossoblu sconfiggono anche l'ansia che li attanaglia al «Comunale». E riaccendono, perfino, grazie alla giornata complessivamente favorevole, la pur flebile fiammella di speranza. Uno a zero, con un bel gol di Musella al 28'. Successo risicato, ma nitido, indiscutibile. Che potrebbe arrontondarsi nella ripresa se la squadra' rossoblu sapesse sfruttare 11 contropiede. Invece accumula errori: uno grosso cosi all'83' ad opera di Pradella. Con la disperante sterilità di Predella si spiega buona parte del mali rossoblu. E Parla l'attaccante