Il consigliere regionale non ama giocare in Borsa Case, auto e investimenti sicuri il suo obiettivo

E consigliere regionale non ama giocare in Borsa Case, auto e investimenti sicuri il suo obiettivo E consigliere regionale non ama giocare in Borsa Case, auto e investimenti sicuri il suo obiettivo La Borsa place a Cipputi, meno ai politici del Piemonte. Pochi infatti s'avventurano in acquisti o vendite o aspettano, ogni giorno, il fixing per interpretare l'andamento della giornata economica. La conferma arriva dalle dichiarazioni dei redditi che i consiglieri regionali devono rendere note ogni anno. Sono stati appena pubblicati i dati dell'85. che passerà alla storia per il boom di piazza degli Affari Ebbene, al consiglieri regionali non piace la Borsa. Pochi possiedono azioni qualcuno addirittura le ha vendute. La prova è in un librone di 520 pagine che violando la privacy dei politici elenca proprietà, registra compravendite, e coglie gli aspetti meno conosciuti di chi ha scelto la professione dell'amministratore. Sono appena dieci 1 consiglieri (sui sessanta che lavorano a palazzo Lascaris, sede del parlamentino subalpino) che, tra una seduta di commissione e un'interrogazione, danno un'occhiata ai listini di borsa. Sono quasi tutti manager «prestati» alla politica. Come Ezio Alberton, democristiano e attuale assessore alla cultura. E' di Ivrea, dirigente dell'Olivetti Naturale quindi che guardi con attenzione alle azioni (dalla Cir alla Coflde) dell'azienda in cui lavora. Ma non dimentica le altre. O come Gian Paolo Brlzio, capogruppo della de, ex-dirigente industriale, che conserva alcune Fiat ordinarie e privilegiate, qualche Toro Assicurazioni o Assicurazioni Generali e titoli della Banca Cattolica del Veneto. Ma, In generale, l'amore per il listino non ha coinvolto né tantomeno sconvolto gli amministratori del Piemonte. Chi aveva delle azioni le ha conservate. Il repubblicano Franco Ferrara, repubblicano, ha riservato le sue simpatie di risparmio a Fiat ordinarie, Cofide, Monte dison e Sai ma dato che il suo cuore batte per i bianconeri ha sottoscritto anche qualche titolo della Juventus f.c. spa, Aldo Ratti democristiano, ex-dirigente in corso Marconi ha convoglia¬ to i suoi risparmi verso le quotazioni Fiat. Altri come il socialdemocratico Germano Benzi, Industriale, conserva ovviamente le sue simpatie per le azioni dalla Trafileria Italiana Tubi di cui è comproprietario. Mentre il presidente della giunta della Regione, Vittorio Beltrami limita la ricognizione al mondo della borsa ad una manciata di titoli della Cattolica Assicurazioni Tutti gli altri almeno nell'85, non si sono lasciati trascinare dall'euforia che ha coinvolto, invece moltissime persone sull'onda lunga dei guadagni facili CI sono consiglieri, come i de Luigi Petrini e Antonino Villa che proprio nei mesi in cui la Borsa sembrava scoppiare di salute e promettere fior di guadagni si sono disfatti del titoli di cui disponevano. E gli altri? «Per molti di noi — risponde Rinaldo Bontempi, capogruppo del pel — il pianeta degli interscambi finanziari è ancora troppo lontano. E' una questione di mentalità. Ma attenzione, c'è anche chi non può assolutamente pensare ad investimenti perché sta pagando i debiti della passata campagna elettorale e chi non ha il problema del risparmio in quanto spende lo stipendio per vivere». Ma chi può Investe in alloggi case, proprietà immobiliari: c'è chi ne ha parecchi e chi abita invece in locali In affitto. g. m. r. ■...f.iaii'.A*

Persone citate: Aldo Ratti, Antonino Villa, Ezio Alberton, Franco Ferrara, Germano Benzi, Gian Paolo Brlzio, Lascaris, Luigi Petrini, Rinaldo Bontempi, Vittorio Beltrami

Luoghi citati: Ivrea, Piemonte