Nel mirino del giudice il Cdc Ma chi è il vero proprietario?

Nel mirino del giudice il Cdc Ma chi è il vero proprietarie? Nel mirino del giudice il Cdc Ma chi è il vero proprietarie? Amministratrice unica Scandalo Usi: dopo gli ultimi arresti, quelli di Enrietti e del neo consigliere Francesco Salituro. è iniziata una battaglia fatta di mosse e contromosse. Protagonisti su un fronte i giudici e sull'altro 1 personaggi finiti nell'inchiesta dei 'rimborsi facili»: tanti, troppi miliardi pagati dall'Usi ad alcuni istituti di analisi privati. La lotta è sotterranea, ma spietata. In palio la libertà oppure l'arresto: 13 imputati su 40 sono già finiti dietro le sbarre. Qual è, a più di un mese dall'inizio delle indagini, la situazione? Cosa accadrà questa settimana? Le manette finiranno ai polsi di altre persone? Per comprendere le prossime mosse del giudice istruttore Cu va e del pm Stella Caminiti bisogna fare un primo bilancio. Prima le perquisizioni degli agenti Dlgos nei laboratori privati (Mirafiori, Centro Diagnostico Cernala, Lare e Redi) poi il dottor Cuva che comincia ad esaminare il capitolo Mirafiori spedendo in carcere l'amministratore, Luciano Michelozzi, ed alla fine chiude il cerchio arrestando il presidente dell'Usi torinese, Giovanni Salerno, finito in manette quando è saltata fuori la prova che la moglie, Paola Manfredi, era socia del «Mirafiori». La mossa successiva del dottor Cuva sarebbe stata, secondo logica, di passare al Centro Diagnostico Cernala, più grande del Mirafiori per via delle dieci sedi: 5 in citta e 5 in provincia. Invece no, il dottor Cuva ha indagato sulla falsa laurea di Pasquale Valenti, funzionario regionale, coinvolto nello scandalo in quanto amministratore di due istituti privati (il «CMR» ed il «Chiro Theraplc Center») e contemporaneamente -capo dei servisi ispettivi, della Sanità. Si giunge cosi all'arresto di Enrietti. Viene a galla ohe è. stato lui a -sponsorizzare» la carriera fasulla di Valenti in collaborazione con Francesco Domani al Circol dell'istituto una francese Pasquale Valenti Salituro e un altro funzionario, Giovanni Tarizzo. Perchè Enrietti si è dato tanto da fare per Valenti? Perchè ha chiesto il suo tra-' sferimento dal Maria Vittoria, dove il 'laureato» aveva cominciato come dattilografo, all'assessorato della Sanità innalzandolo alle massime responsabilità? C'è una risposta a questi interrogativi? Il dottor Cuva ha già cominciato ad indagare sul •Cdc». Ed ha raccolto la voce, a tutti nota nell'ambiente della sanità torinese, che dietro il «Cdc. c'era, da anni, Enrietti. Ecco perchè ha affrontato subito il caso della falsa laurea mentre aveva •sul fuoco» indagini ben più scottanti, n ragionamento del magistrato è stato: Enrietti non può.aver favorito Valenti cosi, per simpatia. Ci deve esser stato un «do ut des». Quale? Valenti si è prestato a far da prestanome, come Carlo Savore, che custodiva le quote del «Mirafiori. per conto delia moglie di Giovanni Salerno? Ti dottor Cuva. nè. smentisce né- conferma, si limita a commenta¬ olo della stampa che ha già ricevuto comun re che Valenti «ha brigato molto. Ha uno "spessore" ben maggiore di quello sinora scoperto». L'esame dell'assetto azionario del «Cdc», regolarmente registrato ih tribunale, esclude che Enrietti o Valenti abbiano anche solo una minima partecipazione nella società. Amministratrice unica è una francese. Marie Michetine Mignon, ufficialmente «casalinga». La donna però ha già dimostrato, in un recente passato, d'esser piuttosto disinibita come casalinga: l'anno scorso è stata processata (e condannata ad un anno con la condizionale) per aver comprato duecento milioni di fatture false destinate ad -abbattere- gli utili del «Cdc» e a pagar meno tasse, il dottor Cuva le ha inviato un mese fa la comunicazione giudiziaria, dovrebbe interrogarla alla fine della settimana. Sia Cuva sia la Caminiti, leggendosi gli atti sul Centro Diagnostico Cernala, sono rimasti colpiti da un particolare «interessante»: tutte le volte che la Regione rilasciava un'autorizzazione o una unicazione giudiziaria convenzione al «Cdc», Enrietti abbandonava l'aula della votazione o non era presente. Un caso? Enrietti certamente dirà di si quando sarà interrogato, ma intanto i magistrati continuano a raccogliere elementi per verificare se le voci che lo riguardano sono vere. Enrietti è già in stato d'arresto: l'accusa è di falso e concorso in peculato (obbligatorio 11 mandato di cattura), ma il vero obiettivo del magistrato sembra esser un altro. Ed 1 potenziali imputati? Cosa fanno? Come si difendono? E' di appena tre giorni fa la notizia che una «talpa» potrebbe esser stata autrice di una, per ora, misteriosa «incursione» negli archivi dell'assessorato alla Sanità. Di certo qualcuno ha scartabellato nei documenti portando poi via oggetti insignificanti, forse per depistare le indagini. La polizia indaga: i ladri sono teppistelli qualunque, entrati dall'esterno, o impiegati rimasti nascosti negli uffici? Sono stati portati via documenti, fascicoli compromettenti? Marco Vaglie iti