Riscopriamo il lavoro: cambia faccia

Riscopriamo il lavoro: cambia faccia Riscopriamo il lavoro: cambia faccia Negli Anni 70 subiva slogan e ideologie ostiti - Ora riconquista un molo centrale nei rapporti sociali, spesso decisivo nella vita delle donne e dei giovani - Ma molti aspetti devono essere migliorati CAMBIA il lavoro e l'immagine culturale che al lavoro è legata. Il processo è in atto. Fabbrica e società In primo luogo, ma anche mondo della scuola, sport e tempo Ubero. Robot e cibernetica, elettronica e microcomputer. Cambiano abitudini e modelli di comportamento, modelli culturali e valori. La Storia cammina in fretta, anzi, corre: ciò che ieri sembrava fantasia è oggi realtà, ciò che sembra definitivo oggi, è destinato a essere superato domani. Per mettere a fuoco la trasformazione in tutta la sua portata e illuminarne punti di forza e zone d'ombra, l'Istituto Universitario di Studi Europei di Torino organizza, In collaborazione con la Fiat, una serie di incontri di studio e dibattito dedicati alle -Culture del lavoro nella trasformazione*. Il progetto è curato da un Comitato Scientifico costituito dal professori Accornero, Castronovo e Comba, e dopodomani, mercoledì, all'Unione Industriale di Torino è previsto il terzo incontro sul tema: .Culture del lavoro e culture dell'impresa a confronto: I lavori saranno aperti dal professor Andrea Comba (presidente dell'Istituto Universitario di Studi Europei) quindi seguirà il dibattito. Vi intervengono: Cesare Annibaldi (responsabile Relazioni Esterne Fiat). Guido Baglionl (ordinario di Sociologia Economica all'Università di Parma), Giovanni Bechellonl (Sociologia della Comunicazione all'Università di Napoli). Luciano Cafagna (Storia Contemporanea. all'Università di Pisa). Giuseppe De Rita (segretario generale della Fondazione Censis), Giancarlo Lombardi (presidente della Feder tessile). Livia Turco (della direzione del pei). Moderatore 11 giornalista Mario Pirani. Un dibattito a più voci per mettere in evidenza la complessità del cambiamento e sottolineare la portata delle trasformazioni in atto. 3k 1 di dal personaggio e non c'è bisogno di andare per le lunghe. Ciò vale per il cinema .d'oggi come per quello di ieri*. In ultimo conta dunque solo il talento. Forse resta il fatto che aver talento ed essere un talento sono due cose che di questi tempi vengono spesso confuse. n. b.

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