Sicilia, ospedali sotto tiro

Sicilia, ospedali sotto tiro Sicilia, ospedali sotto tiro MESSINA — Il ministro della Sanità Carlo DonatCattin ha disposto l'invio in Sicilia di una commissione Ispettiva per un'indagine sulla situazione degli ospedali dell'isola. Ne ha dato notizia lo stesso ministro della Sanità con un fonogramma inviato al tribunale per i diritti del malato di Messina che nel giorni scorsi aveva segnalato gravi disfunzioni nello' ospedale «Margherita». La commissione ispettiva del ministero inizierà l'indagine proprio negli ospedali messinesi per proseguire negli altri nosocomi in cui più vistose sono le carenze: fra questi, 11 «Vittorio Emanuele» di Catania, dove nelle scorse settimane DonatCattin ha compiuto un'improvvisa visita uscendone negativamente impressionato. L'organizzazione sanitaria in Sicilia toma ad essere al centro di aspre polemiche alimentate, peraltro, dalla gestione poco ortodossa delle unità sanitarie locali. L'ultima vicenda che ha fatto gridare allo scandalo riguarda la Usi 35 di Catania di cui fa parte l'ospedale «Vittorio Emanuele». Gli amministratori di questa Usi sono sotto inchiesta da parte della Corte dei Conti. Sono accusati di avere agito con spregiudicatezza erogando ad alcuni dipendenti dell'ospedale un'indennità, a quanto pare non dovuta, per complessivi 12 miliardi di lire. A giudizio della Corte dei Conti gli amministratori della Usi 35 per avere agito con colpa grave dovrebbero restituire allo Stato la somma indebitamente pagata al personale. Il provvedimento della Corte dei Conti per il momento è sospeso In attesa che la Corte Costituzionale decida sul conflitto di competenza. Dovrà essere stabi' lito se la Corte dei Conti abbia competenza a esercitare il controllo sulla spesa delle somme trasferite dallo Stato anche in una Regione a statuto speciale come la Sicilia. Ma al Vittorio Emanuele di Catania non succede solo questo. La più grossa struttura ospedaliera della Sicilia orientale (un migliaio di posti letto, altrettanti dipen denti) è afflitta da grossi problemi di gestione. Donat-Cattin ha visto reparti sporchi, apparecchiature costate fior di quattrini e mai utilizzate, malati trasportati in barella sotto la pioggia da un reparto a un altro. Una situazione che il ministro ha definito vergognosa e che, nel corso di una Intervista a un settimanale, ha indicato come esemplare della situazione sanitaria nel Meridione. Oli effetti del blitz di Donat-Cattin non si sono fatti attendere. L'amministrazione della Unità sanitaria locale numero 35, dalla quale dipende l'ospedale, ha disposto pulizie straordinarie; i sindacati hanno sollecitato lo scioglimento del comitato di gestione e l'Invio di un commissario alla guida della Usi. Nell'ospedale succederebbero cose Incredibili: interventi chirurgici rinviati per mancanza di aghi e garza, ricorsi continui a convenzioni esterne per esami clinici altrove di routine. Ma su tutto emerge la precarietà di una struttura edificata un secolo fa. C'è un progetto per 11 trasferimento del Vittorio Emanuele nel quartiere satellite di Librino, alla periferia sud della città. Se ne parla da tempo, ma al progetto nessuno ancora ha messo mano. Anche a Messina la situazione sanitaria non è delle migliori. L'ospedale Margherita è quello che si trova nelle condizioni più precarie. Assieme al «gemello» Piemonte fu costruito dopo il disastroso terremoto del 1908. E in tutti i reparti mostra 1 segni degli anni. r. cr.

Persone citate: Donat-cattin, Sanità Carlo