«Scriveteci, Paula non morirà»

«Scriveteii, Paula non morirà» Roma, appello del difensore della ragazza condannata a morte in Usa «Scriveteii, Paula non morirà» ROMA — L'avvocato William Touchette, trentaduenne, barba rossiccia, un'aria da studente universitario malgrado 1 pesanti occhiali da vista, è stato definito «uno schifoso, un putridume» da una tv dell'Indiana. Perché sta difendendo con accanimento una sedicenne nera dalla sedia elettrica. Come 11 protagonista di un film dal toni forti, l'intrepido avvocato Touchette è arrivato fino a Roma nella sua «crociata» a favore di Paula Cooper e se ne riparte adesso dall'Italia con il bottino di trentamila lettere, che costituiscono la petizione di grazia Indirizzata dagli italiani al governatore Robert Orr, a Indianapolis, perché la pena capitale per la ragazzina di colore sia mutata in una condanna al carcere, anche perpetuo. n «caso» di Paullne Cooper occupa ormai da mesi le pagine del giornali, più in Europa che negli states in realtà. Perché l'orribile de- litto del quale si è macchiato questa ragazzina a 15 anni ha scandalizzato la «maggioranza silenziosa» dell'opinione pubblica americana che reclama una punizione esemplare per il «mostro» che con tre amichette uccise con trenta coltellate una vecchietta ultrasettantenne, insegnante di catechismo, per derubarla di pochi dollari. 'Pauline deve pagare per quello che ha fatto — ha messo In chiaro l'avvocato Touchette durante l'Incontro con i giornalisti, circondato da rappresentanti di Amnesty International, di organizzazioni confessionali e dei partito radicale — ma come può uno Stato civile rispondere alla violenza con la violenza, come può insegnare a non uccidere uccidendo a sua volta?», n legale americano ha ricordato succintamente la tragica infanzia di Paula Cooper, l'ambiente violento nel quale è cresciuta, le botte quotidiane e lo stupro patito dal padre, un fallito tentativo di suicidio a 12 anni attuato con la madre e la sorella, esauste per le continue sopraffazioni L'avvocato ha inserito poi il caso di Paula Cooper nel quadro generale americano caratterizzato in questi anni da un ritorno al clima di «law and order» in base al quale il 90 per cento della gente si schiera a favore della pena capitale. In questa atmosfera, si moltipllcano 1 casi di «condanne razziste», come le ha definite Touchette: del 36 individui rinchiusi nel «bracci della morte» delle prigioni americane ben 20 sono neri Fra questi Paula Cooper è l'unica donna, minorenne e di colore. Senza toni pietistici 11 difensore d'ufficio della ragazza ha ricordato che solo otto in tutto 11 mondo sono le condanne comminate a minorenni: tre negli Stati Uniti e le altre in Pakistan, Rwanda, Bangladesh e Barbados: .Se la sentono gli Stati Uniti di essere accomunati con Paesi come questi?», ha chiesto provocatoriamente. L'avvocato Touchette ha sollecitato anche un intervento del Vaticano, è pronto a continuare il suo giro europeo andando in Austria, in Germania, e fino al Parlamento europeo per salvare Pauline. Ma è in Italia che la sua crociata ha ottenuto per ora maggiore risonanza, dall'ultima Domenica in alle pagine dei giornali alle petizioni che cominciano a circolare nelle scuole. .Mandate lettere, migliaia di lettere al governatore dell'Indiana per chiedere la grazia», ha invocato Touchette. In una piccola cella della prigione di Gary, nell'Indiana, . nel «braccio della morte» c'è una ragazza di sedici anni che aspetta di poter vivere. A tutti 1 costi: nella speranza di evitare la sedia elettrica ha circuito anche tre carcerieri per restare incinta. p-pat.

Persone citate: Cooper, Paula Cooper, Robert Orr, William Touchette