Alfa Lancia, polemiche nel sindacato milanese

Alfa Lancia, polemiche nel sindacato milanese Alfa Lancia, polemiche nel sindacato milanese MILANO — Monta la polemica nel sindacato milanese quando mancano appena due giorni alla ripresa delle trattative con la Fiat per 11 rilancio di Alfa-Lancia e mentre oggi e domattina sono convocate le assemblee ad Arese e Pomigllano. Sandro Venturoli, segretario generale dei metalmeccanici Uil della Lombardia, giudica molto severamente la posizione assunta ieri dalla Firn di Milano e ribadisce che «ora pili che mai è necessario che la trattativa si svolga a livello nazionale*, sottolineando che 'Come il sindacato chiede all'impresa chiarezza e coerenza nella trattativa, è altrettato legittimo che l'azienda pretenda di avere al tavolo una controparte che esprima una sola posizione*. Venturoli fa poi riferimento all'accordo '82 con l'Alfa Romeo, che non fu sottoscritto dal sindacato guidato da Tiboni, e sottolinea come l'atteggiamento assunto dalla Firn di Milano in quell'occasione «a proposito dei gruppi di produzione contribuì notevolmente ad impedirne l'attuazione, trovando in questo un'oggettiva convergenza con parte del gruppo dirigente dell'Alfa di allora*. *n seguito è cronaca — commenta Venturoli — ed anche in conseguenza di ciò si 6 giunti alla situazione che ha portato l'Alfa Romeo ad essere venduta alla Fiat*. 'E' legittimo — ha Insistito Venturoli — che la Firn milanese abbia una sua posizione sui temi di politica sindacale, ma in questo caso non è in discussione l'affermazione dell'identità di un'organizzazione, quanto invece il futuro di alcune migliaia di lavoratori*. 'Nelle assemblee che si svolgeranno oggi ad Arese il sindacato dovrà impegnarsi — secondo Venturoli — a spiegare ai lavoratori le motivazioni che stanno alla base della proposta unitaria, lasciando fuori della fabbrica i problemi interni alle singole organizzazioni che — aggiunge — vanno affrontati in altra sede*. Entrando nel merito della vertenza, 11 sindacalista Uil ha sottolineato come In realtà negli stabilimenti ex Alfa Romeo si stia discutendo su come tornare ad una situazione di 'normalità produttiva che garantisca ovviamente i lavoratori, ma che consenta anche alla Fiat di essere competitiva sui mercati internazionali». .La posizione di alcuni sindacalisti in questa vicenda — ha proseguito Venturoli — assomiglia molto a quella degli autisti dei Tir che pretendono che il legislatore legalizzi loro consuetudini che sono in effetti completamente sbagliate*. (Agi) ■ Magnati Morelli: si discuto sulla «cassa» MILANO — Nel prossimi tre anni sarebbero 500 1 lavoratori eccedenti alla Magneti Mare Ili di Crescenzago. di proprietà della Fiat. Sono le prime Informazioni date dall'azienda alle organizzazioni sindacali alla scadenza dell'accordo del gennaio '85. firmato da Fiom e Uilm (non dalla Ftm-Clsl) che poneva in cassa a zero ore circa 550 lavoratori. «Quanto chiede oggi la Fiat — si legge in una nota della Firn di Milano — si aggiunge al calo occupazionale di 400 unità registrato dal gennaio '85 al gennaio '87 alla Magneti Marcili di Crescenzago. (Agi)

Persone citate: Morelli, Sandro Venturoli, Tiboni, Venturoli

Luoghi citati: Arese, Fiom, Milano, Pomigllano