Metti una telenovela fra i nazisti di Ugo Buzzolan

Metti una telenovelas ira I nazisti Da stasera, su Canale 5, il nuovo sceneggiato «La figlia di Mistral» Metti una telenovelas ira I nazisti Quante saghe romanzesche sulla guerra civile americana dovremo ancora subire? E' la domanda che veniva spontanea l'altra sera assistendo su Canale 5 alle terza puntata di Nord e Sud, parte II (che in realtà dovrebbe Intitolarsi Amore e guerra). Molte, è la risposta, molte senza dubbio. Anzitutto è sempre in piedi il mito di Via col vento, film sopravvalutato ma in ogni caso innalzato all'olimpo dei 'Capolavori di tutti i tempi», e che costituisce, a distanza di quasi cinquantanni, ' un modello da imitare per avere successo di platea. In secondo luogo la guerra civile è uno di quegli argomenti che negli Stati Uniti seguitano a stuzzicare la fantasia del narratori che ne ricavano ricco materiale sfruttabile a tutti gli effetti: cosi ha fatto John Jakes che prima ha scritto il monumentale Nord e Sud e poi, viste le vendite, ha pensato bene di dargli un seguito, e ha aggiunto disinvoltamente Amore e guerra, una bazzecola di mille pagine su cui, com'era accaduto per Nord e Sud. s'è buttata l'Industria clnetelevislva. Non c'è tema più della guerra civile che si presti a un kolossal spettacolare. E' comodissimo: da una parte battaglie e stragi nel corso delle quali si incontrano, con i reciproci fucili puntati alle reciproche teste, fratelli, cugini, amici militanti in campi opposti; dall'altra c'è il mondo dei civili che mentre i combattenti si scannano non pensano che a far porcherie, intrighi famigliari, truffe, vendette, raggiri, e naturalmente adulteri, o a compiere gesti di solidarietà é di supremo sacrificio; c'è la possibilità di infilare dentro famosi personaggi storici (vedi Lincoln che parla come un libro stampato, e impersonato da un attore sulla cui .modesta.recitazione si.è evi¬ dentemente sorvolato con magnanimità, importava solo che fosse allampanato, la faccia ossuta, il naso a becco e la tuba in testa). E infine operazioni del ge- ' nere — davanti alle quali pare di essere scaraventati a ritroso negli Anni 40 e 50 ad un cinema hollywoodiano di grossa fattura — sono fatte apposta per accogliere vecchie glorie del passato che mettano l'avallo, e cosi sono stati arruolati il venerando James Stewart e la veterana Olivia De Havilland, quest'ultima perché unica superstite di Via coi vento. Che gli americani si assaporino sul taro teleschermi il kolossal t— dove, ripeto, la HW?WT33=- tragedia dello scontro tra Nord e Sud. con tutti gli interessi nobili e meno nobili che stavano dietro, è soltanto 11 pretesto per un feuilleton — è anche naturale, è roba loro da cima a fondo. Ma a noi preme in misura assai minore, specie in questa forma tutta superficiale e giocata secondo la convenzionalità più vieta. Uno stile che l'industria americana ha imposto pure alla Francia. Sempre su Canale 5 — importatore infaticabile a suon di dollari — partirà stasera un altro kolossal, La figlia di Mistral, sei puntate ispirate all'ennesimo bestseller e girate tra parigi>é'Ne¥"«!drfcV la produzione è di Antenne 2 e Cbs, ma In fase di realizzazione gli americani hanno dominato, gli attori sono Stacy Keach (serial Mike Hammer), Stefanie Powers, Lee Remici:, il regista è Kevin Connor, e il risultato è una storia con pretese (anni folli, depressione, nazismo, ambiente dei pittori e mercanti d'arte), ma per impianto e tono non lontana da Dallas e Dinasty: esempio non lieto e non confortante di collaborazione tv tra Europa e America dove di europeo non resta più nulla. Ugo Buzzolan

Persone citate: James Stewart, John Jakes, Kevin Connor, Lee Remici, Mike Hammer, Mistral, Olivia De Havilland, Stacy Keach, Stefanie Powers

Luoghi citati: America, Dallas, Dinasty, Europa, Francia, Lincoln, Stati Uniti, Via