Compact disc una nuova era

Compact disc una nuova era Cento titoli a prezzo ribassato Compact disc una nuova era L'operazione Polygram-Philips-Sony MILANO — Il compact disc ribassa i prezzi: è la definitiva sentenza di morte per il vecchio 33 giri? Forse. Il «ed», che oggi costa tra le 25 e le 27 mila lire, offre performances migliori rispetto al tradizionale Ip di vinile che attualmente ha dalla sua soltanto il prezzo più contenuto, circa 16 mila lire. Ieri al Museo della Scienza e detta Tecnica di Milano, e oggi a Roma all'Auditorium della Discoteca di Stato, la Polygram dischi in collaborazione con la Philips e la Sony Italia hanno presentato «+ CD. a —» (più compact disc a meno): unhniziatlva che potrebbe aprire la strada a un ribasso generalizzato dei prezzi dei compact. Per adesso sono cento titoli, sessanta pei- la musica classica e quaranta per la musica pop, che verranno messi in vendita a 18 mila lire. Non è molto, per il momento: un adattamento al compact disc della politica del «prezzo speciale» che le case praticano abitualmente con i dischi non più di stretta attualità. A parlare del nuovo passo verso il definitivo «trionfo annunciato» del compact c'erano ieri a Milano, oltre ai rappresentanti della Polygram, della Sony e della Philips, il direttore d'orchestra Riccardo Chailly e il cantautore Fabio Concato nelle vesti di «testimonial» entusiasti del nuovo mezzo di riprodu¬ zione. «Il compact-disc è ormal il solo supporto sonore che possa soddisfare gli amanti della classica», ha proclamato Chailly. Un trionfo, quello del ed, che si riassume in questi dati, nel 1983, anno di produzione dei primi ed, se ne vendettero dieci milioni in tutto il mondo, che salirono a 40 nell'84, 70 nell'85, 130 nell'86. Anche in Italia l'ascesa del compact è netta: nel 1933 si erano venduti 210 mila ed e di questi 120 mila erano di musica classica Un risultato commerciale importante: se calano le vendite dei 33 giri tradizionali — danneggiati dal fenomeno delle registrazioni casalinghe su cassetta — si recupera con la qualità del ed, che se utilizzato al meglio (non tutti i compact sono realizzati con la stessa cura) offre performances sonore che nessun nastro oggi può dare. Oggi. Ma c'è un fantasma che turba i sonni dei discografici: si chiama Dat, Digital audio tape, è un nastro magnetico d'alta tecnologia, inventato dal giapponesi, con una fedeltà pari al compact disc. Il Dat riaprirebbe il proble. ma delle cassette pirata che si spera di sconfiggere con la superiore qualità del compact. Il Dat però non è ancora in commercio: e aspettando il nuovo nemico i discografici celebrano il rilancio di un'industria che un paio d'anni fa boccheggiava 1. d.

Persone citate: Chailly, Fabio Concato, Philips, Riccardo Chailly

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma