Unico indizio, una Renault rossa di Roberto GuidiRoberto Guidi
Unico indizio, uno Renault rossa Unico indizio, uno Renault rossa Ma è stato sufficiente ai carabinieri della compagnia di Mirafiorì per catturare i due rapinatori che venerdì hanno ferito due persone per depredare un esattore TORINO — Unica traccia un'auto rossa, piuttosto ammaccata. Le indagini condotte dei carabinieri della compagnia Mirafiori per risalire ai responsabili della drammatica rapina ad un amministratore di stabili sono partite dalle testimonianze di chi aveva visto fuggire la vettura dei rapinatori. Una fuga che non poteva passare inosservata: l'autista, preso dal nervosismo, aveva tamponato due vetture in sosta e travolto un malcapitato motociclista, Antonio Barile di 31 anni. Vittima della rapina era stato, venerdì sera, Giorgio Nosenzo, 23 anni, impiegato Fiat e, nei ritagli di tempo, amministratore di due condomini. Stava rientrando dopo aver incassato alcune rate del riscaldamento. Ad attenderlo, nel garage sotterraneo di corso Orbassano 298, c'erano due giovani che lo avevano affrontato e colpito al capo con una pistola, risultata poi un'arma giocattolo. Il Nosenzo, stordito, aveva dovuto consegnare la valigetta ed 11 tandem del rapinatori era fuggito a piedi sino ad una vecchia Renault 4. L'auto si era messa in movimento di scatto ma aveva sbandato, finendo contro due vetture parcheggiate sul lato opposto della strada. Era poi ripartita mandando a gambe per aria, all'incrocio successivo, un ignaro motociclista. Passato il trambusto, 1 carabinieri avevano cominciato le ricerche della Renault, che era stata vista allontanarsi con vistosi danni alla carrozzeria. Dodici ore dopo la rapina, i militari individuavano una vettura sospetta in via Foligno. Toccava al maresciallo Pascucci contattare il proprietario: lo faceva spacciandosi per un carrozziere. «Ho visto che ha la macchina bollata. Gliela potrei riparare a buon prezzo-. La chiacchierata, acquisiti una serie di elementi decisiva, era finita con il classico: «Carabinieri, venga con noi'. Nella caserma di via Piava la confessione. Roberto Guidi, 21 anni, Borgaro. via Martini di Bologna 8, ha confessato spiegando agli uomini del capitano Linz! di aver tentato la rapina per restituire il denaro avuto in prestito dai genitori. Ml&\ Hi Roberto Guidi, arreMaln
Persone citate: Antonio Barile, Giorgio Nosenzo, Linz, Nosenzo, Pascucci
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