II riso nella palude di Gianfranco Quaglia

II rìso nella palude Problemi di vendite e erbicidi, meno semine II rìso nella palude Diserbanti, resta l'interrogativo sull'uso - Prima conseguenza: le coltivazioni scenderanno di circa il 3% DAL NOSTRO INVIATO MILANO — Il 62,35 per cento del riso prodotto in Italia nel 1988 è stato collocato sui mercati interni, su quelli della Cee o extraeuropei. In altri termini significa che 6.731.000 quintali, su uria disponibilità Iniziale di 10.794.000. sono usciti dai magazzini delle 8 mila aziende risicole. Lo scorso anno, in questo stesso periodo, la percentuale del venduto era del 58. In base a questi dati 11 direttore generale dell'Ente risi, Angelo Politi, dice: «La situazione è abbastanza buona e gli impegni già assunti in fase di contrattazione sono tali da non costituire preoccupazione per le giacenze. Anche il surplus dovrebbe trovare uno sbocco mentre il mercato mette in evidenza un movimento nelle quotazioni, partite su livelli bassi'. Ma la risicoltura è al giro di boa. Mentre si sta completando l'operazione vendite della campagna '86 in questi giorni si apre quella dell'87, che sarà caratterizzata dalle misure adottate per l'uso del diserbanti e dagli indirizzi varietali nelle semine. Fino a qualche settimana fa nelle province di Milano, Pavia, Vercelli e Novara si parlava di «programmi allo scoi^itó'^^idt^disArier.ta- ment-o. tale .da. creare mutamenti radicali negli Investimenti. Poi una schiarita sul fronte degli erbicidi sotto accusa, contenenti atrazlna e molinate, è arrivata dall'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) che ha elevato le soglie di tolleranza nell'acqua. Giorgio Marinone, presidente della Federazione regionale Agricoltori del Piemonte: «Sfamo abbastanza ottimisti. L'Oms e l'Istituto superiore della Sanità hanno aumentato i limiti nell'acqua per il molinate a l'atrazina. Adesso siamo in attesa che il ministero delia Sanità recepisca queste 'decisioni con un decreto che anticiperà il "placet" delle Regioni interessate. Pensiamo che le indicazioni dell'organismo mondiale siano accolte nel giro di qualche giorno. I divieti tassativi dell'uso di er¬ bicidi contenenti atrazina e molinate dovrebbero sussistere soltanto in pochissimi Comuni a rischio'. Per le'scelte varietali, dai primi dati si manifesta una tendenza a ridurre la super-1 fiele investita di un- 3-3% probabilmente dovuta all'incognita nell'uso degli erbicidi, alle difficoltà di mercato e ai prezzi ritenuti poco «paganti»' nell'ultima campagna. SI profila un Indirizzo per le varietà più richieste dal mercato interno, come l'«Arborio», il «S. Andrea», il, «Roma»; una diminuzione della superficie investita per 11 «Balilla» e 11 «Lido» mentre dovrebbero essere incrementate varietà da esportazione come 11 «Ribe» e il «Ringo». La conquista dei mercati del Nord Europa rappresenta l'obiettivo della risicoltura italiana. L'ingresso nell'area comunitaria di Spagna e Portogallo, principali produttori con l'Italia, non risolve i problemi di consumo all'interno della Cee, deficitaria In fatto di riso. Gianfranco Quaglia

Persone citate: Angelo Politi, Giorgio Marinone