Coldiretti rampante

Coldiretti rampante Piace a molti l'idea di un'aagricoltura di mercato» Coldiretti rampante Conclusa con un grande successo di Lobianco (confermato presidente) la 27 assemblea della Confederazione - Ora si deve attuare il «Progetto Aquila» ROMA — Un vitale sistema agro-alimentare, realizzato in collaborazione con una sana industri?, di trasformazione, è il passaporto che consentirà all'agricoltura italiana' 01 approdare, ad un sereno futuro. Questo futuro è già incominciato ed è caratterizzato dall'affermazione crescente del mercato e delle sue leggi, che obbliga l'agricoltore ad essere sempre più imprenditore, attento alla concorrenza, alle esigenze dei consumatori, alle necessità di tutela ambientale. Ohi non si adeguerà in tempo a questa veloce trasformazione rimarrà -indietro, forse distaccato per sèmpre. Questo, in estrema sintesi, il concetto emerso dal tre giorni di lavori della 27* assemblea della Coldiretti. Un concetto che anche le altre due grandi organizzazioni (Confagricoltura e Confcoltlvtori) esprimono da tempo. Meritò di Lobianco è stato di aver compreso, forse prima dei suol omologhi Wallner e Avo!io, che non c'è più tempo da perdere. A Lobianco, dunque, il merito che gli spetta. Anche se la spinta a fare in fretta gliela ha data forse il'settore hi' dustriale-finanziario (Fer ruzzi. De Benedetti), con le sue iniziative spregiudicate e dirompenti per un mondo ancora abituato a ragionare in termini di famiglia più che di impresa. Ma ora gli agricoltori si sentono sul collo il fiato dei finanzieri rampanti e cercano di correre ai ripari. Il presidente della più grande organizzazioni agricola — che è stato confermato nella sua carica dal"assemblea — ha riscosso molto successo con le sue proposte e con 11 «Progetto Aquila» (in pratica, trasformare in supermarket alimentari i 3300 punti vendita della Federconsorzi), Tutte le voci più importanti si sono dette disposte a collaborare (anche se forse, nel fatti, la. disponibilità sarà forse un po' meno aperta). Soltanto 11 psi lo ha criticato, attaccando la Coldiretti soprattutto per la gestione della Federconsorzi. Ieri nella sua replica Lobianco si è detto dispiaciuto dell' «incomprensione» da parte del responsabile della sezione agraria del psi, Pasquale Diglio, .il quale ha travisato il mio discorso, dimenticando ira l'altro che nessun governo democristiano può vantare la lealtà dimostrata dal nostro mondo come quella data invece al presidente CrasH: Quanto alla Federconsorzi, il presidente della Coldl- retti ha sottolineato che •non è giusto identificare tutto il problema dell'agricoltura italiana con questa struttura di servigio: Lobianco ha anche lanciato una frecciata agli amici-nemici della Conf agricoltura: •La storia — ha detto — dimostrerà che tutto quanto fatto è stato percorso all'unanimità con l'altra organizzazione (la Conf agricoltura, n.dx.) presente nel consiglio di amministrazione. Pertanto è ingiusto dire che quando le cose vanno bene il merito è di tutti e quando vanno male la colpa è solo della Coldiretti.. Oltre al problema di entrare direttamente sul mercato per lucrare una parte di quel reddito che oggi va all'intermediazione (tema principale sul quale Lobianco ha insistito), ci sono quelli della qualità ('perché produrre tanto, se poi bisogna distruggere? E' meglio produrre bene») e dell'ambiente. .Quest'ultimo tema — ha ricordato Lobianco — appartiene al mondo agricolo da sempre, poiché è un aspetto che riguarda la ■programmazione del territorio, che deve tenere conto dell'uomo presente su di esso». Livio Borato

Persone citate: De Benedetti, Diglio, Lobianco, Wallner

Luoghi citati: Roma