Assassinato tra la folla a Napoli l'ultimo dei «viceré» di Cutolo di Fulvio Milone

Assassinato tra la folla a Napoli l'ultimo dai «viceré» di Cutolo Condannato 5 giorni fa all'ergastolo, libero per decorrenza termini Assassinato tra la folla a Napoli l'ultimo dai «viceré» di Cutolo L'aggualP a pochi passi dal Palazzo di Giustizia: gli sparano due sicari. in nonaim u uhj aàranip ujj.u^uk.:i. - -. .■ | NAPOLI — I sei colpi ■di ' revolver, sparati tra la folla da una «Vespa» in corsa, hanno centrato In pieno il bersaglio: l'uomo è scivolato sul marciapiede senza un lamento, la testa fracassata dai proiettili tra le grida del passanti che terrorizzati correvano in cerca di un riparo o si gettavano a terra. E' stato ucciso cosi, poco dopo le 17 di ieri. Mario Iafulli. 33 anni, forse l'ultimo dei fedelissimi di Raffaele Cutolo. Condannato appena cinque giorni fa all'ergastolo dai giudici della corte d'assise per l'omicidio del vicedirettore del carcere di Peggiore ale Giuseppe Salvia, era In libertà per decorrenza dei termini della carcerazione preventiva, in attesa del giudizio definitivo. Mario Iafulll è stato ammazzato a pochi metri dalla sua abitazione. In piazza Capuana, nel centro antico di Napoli Secondo quanto la polizia ha potuto accertare, 11 vice di Cutolo sostava su un marciapiede, probabilmente in attesa di una persona, quando è stato centrato dai proiettili sparati da due sicari con i volti nascosti tpbdgirnirpc ria -caschi- a bordo di- una •Vespai^'lafùllf hon ha'avùto 11 tempo di reagire: è morto all'istante, centrato dai proiettili di una pistola calibro 38. Pochi minuti dopo l'omicidio, in piazza Capuana è giunta la polizia. Del tutto ininfluenti le testimonianze raccolte: nessuno ha visto né udito niente, nonostante il gran traffico che a quell'ora anima uno dei quartieri più popolosi della città, a pochi metri da Castelcapuano, 11 palazzo di giustizia. Con la morte di Mario Iafulll scompare una delle figure più inquietanti della camorra di Raffaele Cutolo. Polizia e carabinieri sostengono che con 11 fratello Michele faceva parte della Nuova Camorra Organizzata sin dal '79. Con Corrado Iacolare e Vincenzo Casino, entrambi protagonisti delle trattative per il rilascio dell'ex assessore democristiano Ciro Cirillo, sequestrato dalle Brigate rosse, era a conoscenza di tutti i segreti della potente organizzazione criminale. Numerosi sono gli omicidi che gli inquirenti gli hanno attribuito, compreso quello del vicedlrettore^ciel carcere di Poggioreale Giuseppe Salvia, eliminato 11 14 marzo '81. Appena cinque giorni fa Mario Iafulll era stato riconosciuto colpevole del delitto e condannato all'ergastolo con Raffaele Cutolo. Contrariamente al suo capo, aveva assistito alle udienze in stato di libertà, essendo scaduti 1 termini della carcerazione preventiva. Aveva lasciato il carcere 11 31 gennaio '86. dopo che il processo era stato rinviato a nuovo ruolo a causa di un lungo sciopero degli avvocati penalisti di Napoli. n 4 giugno dello stesso anno, era stato arrestato ancora una volta perché colpito da un mandato di cattura per l'uccisione, nel lontano '79, dell'avvocato Pasquale Cappuccio, consigliere socialista al Comune di Ottaviano. Ma rimase In carcere pochi mesi: 11 13 novembre fu lm....i rimesso in libertà per mancanza di indizi Tornato nella sua abitazione, in piazza Capuana, Mario Iafulll era in attesa del processo d'appello per l'assassinio di Giù . via. StóDb^rtr&Sst! berta fino alla sentenza definitiva. Perché è stato ucciso? • Uno come lui aveva mille nemici', commenta un funzionario della Squadra mobile di Napoli Durante il processo per l'omicidio del vicedirettore del carcere di Poggioreale, Mario Iafulll si era spesso trattenuto a colloquio con Raffaele Cutolo. Lui, Imputato In stato di libertà, avrebbe potuto ricevere ordini dal boss detenuto e trasmetterli all'esterno del carcere, nel tentativo di riorganizzare le fila dell'armata cutollana, scompaginate dopo le confessioni dei pentiti della camorra. •Era un uomo capace di riaggregare consensi attorno al suo capo — aggiungono 1 funzionari della Questura —. L'unica cosa che non sapeva fare era tradire, contrariamente a quanto affermarono alcuni pentiti della camorra anticutollana, che tentarono di accreditare un suo passaggio in un'altra organizzazione'. Fulvio Milone

Luoghi citati: Comune Di Ottaviano, Napoli