Gulli e Cavallo, gran concerto senza capolavori
Gulli e Cavallo, gran eamesfa senza capolavori Gulli e Cavallo, gran eamesfa senza capolavori TORINO — Data la sua inàifferema al suonare-sempre-ovunque, a dichiarazioni, premi e opere pubblicitarie, ogni tanto ci si dimentica quale grande violinista sia Franco Culli; lo ha opportunamente ricordato il concerto della serie pomeridiana dell'Unione Musicale, concerto bellissimo, anche sema capolavori o pagine arcinote. Intanto, Franco Gulli. e la pianista Enrica Cavallo sono un vero «duo», constatazione che sempre più raramente avviene di fare: l'assieme, l'integrazione, l'alternanza dei ruoli è perfetta e già di per sé, per la sua spontaneità, costituisce un motivo d'interesse e di^dlletto. Hanno cominciato con la Sonata K 526 di un Mozart ironico e sorridente, pronto (e pronti i nostri due musicisti) a momenti di incantevole abbandono. Momenti che ritornano nella Sonata in fa di Mendelssohn (la meravigliosa conclusione dell'Adagio), opera di continua serenità, senza ombre e problemi. Problemi invece, ansi problemoni, nella Sonata In si minore di Respighi, che Gulli e la Cavallo hanno avuto il coraggio di consegnare all'intera seconda parte del programma sfidando le abitudini del pubblico. E' un'opera dal segno spesso, che rifugge dal vuoto; è l'opposto della coeva Sonata di Debussy, che apriva varie sacche alla circolazione di aria riuova'~RespighT Invéce parie"a' testa bassa nel groviglio canto-accompagnamento finendo per forza di cose nelle sabbie mobili dei modelli attaccatìcci di Francie; ogni tanto se ne libera tuttavia, e sono i momenti più belli: la coda in maggiore del primo movimento, l'eco di nenie semplici e schiette che affiorano dalla parte pianistica. Comunque sta, bisogna poi dire che suonata così, maturata e assunta in prima persona da Gulli e dalla Cavallo, l'opera si afferma, per impegno espressivo e maestria di scrittura, come un punto fermo nel novecento strumentale italiano. Applausi riconoscenti e Ballata dalla Sonata di Janaeck fuori programma. g-P- JUfcJ ■ ■ • a eataapa
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