Operazione traghetti sicuri

Operazione traghetti sicuri Dopo la sciagura di Zeebruggen una circolare del ministero della Marina Operazione traghetti sicuri Le compagnie di navigazione richiamate al massimo controllo sugli apparati di sicurezza - Particolare attenzione alla chiusura dei portelloni - Alla Tirrenia precisano: le navi italiane sono costruite con criteri molto più affidabili - Non c'è calo nelle richieste, le prenotazioni si aprono fra qualche giorno GENOVA — Tra qualche giorno si apriranno le prenotazioni per i viaggi sui traghetti per le isole, in parti colar modo con destinazione Sardegna. Le previsioni sono per un assalto record; ritroveremo le code notturne per U tanto desiderato passaggio. Non risulta che la tragedia del Mare del Nord faccia da freno all'estate: le sedi della «Tirrenia* riferiscono che la richiesta di informazioni non è affatto minore di quella degli anni scorsi. Ma le immagini del traghetto rovesciato, l'agghiacciante visione dei corpi gonfi d'acqua, 1 racconti del superstiti hanno indotto 11 ministro della Marina mercantile, Costante Degan, a richiamare le società che gestiscono 1 traghetti al massimo controllo della sicurezza della navigazione e della vita di bordo. Precise norme sono state impartite affinché si abbia la certezza dell'assoluta chiusura stagna dei portelloni, causa ormai certa della sciagura di Zeebrugge. •La circolar*, del ministro — dicono alla direzione generale della Tirrenia — non ci è ancora giunta. Ma possiamo intuire le disposizioni che conterrà, le stesse che del resto noi normalmente adottiamo: Può ripetersi in Mediterraneo il dramma del Canale della Manica? Alla Tirrenia lo escludono, precisando alcuni punti. Intanto, 1 cantieri che costruiscono 1 traghetti italiani (Castellammare, Palermo, Trieste, qualche anno fa anche Genova) hanno sistemi di progettazione e di esecuzione diversi; realizzano studi sul- l'aerodinamicità e sul «pescaggio» non tenuti in conto altrove. Diversa è la tipologia adottata nel Nord Europa. «Dal 1970 ad oggi — informano alla Tirrenia — abbiamo avuto un solo incidente, un traghetto finito sugli scogli, con conseguenze fortunatamente non gravi. Non è mai accaduto che un portellone si sia aperto durante il viaggio. Non sarebbe possibile. 71 portellone (che nelle nostre navi è unico, non doppio come in quelle che traversano la Manica) è azionato da un sistema idraulico e manovrato con l'ausilio di un computer dal ponte di comando: a chiusura avvenuta, entra inoltre in funzione un dispositivo ulteriore di bloccaggio che garantisce la tenuta anche in navigazione. I pannelli del ponte di comando consentono una visione diretta, immediata.. Estrema attenzione viene dedicata allo «stivaggio» nelle autorimesse, che avviene in maniera diversa dalle tecniche del Nord Europa: 1 camion sono bloccati con grosse catene; speciali cavalietti impediscono oscillazioni ai rimorchi. I traghetti della Tirrenia hanno inoltre pinne stabilizzatrici che riducono fino al 70 per cento il rollio, costituendo un altro margine di sicurezza. «17 rischio è solo nell'errore umano, nella collisione, nell'imponderabile*, afferma un comandante. E aggiunge: •£' naturale che la tragedia della Manica abbia suscitato emozioni e timori, ma non dimentichiamo che t traghetti britannici coprono una richiesta annuale di SO milioni di passeggeri». La data di costruzione dei traghetti Italiani è mediamente del 1970, ma alcune navi dell'ultima generazione, come quelle della classe «strade romane» (Emilia, Nomentana, Flaminia), sono state trasformate nei primi Anni 80 con criteri tecnici di avanguardia. Ognuna ha una capacità di portata di 2000 passeggeri e di 560 auto, risultante di un calcolo nave-velocità-carico. La flotta Tirrenia ha ancora in linea 8 navi della classe «poeti» (1200 passeggeri e 350 auto ciascuna), gli «espressi» Ravenna e Venezia (800 passeggeri e 300 auto); vi sono poi collegamenti regionali (Sardegna, Sicilia, Campania) e staffette «tuttomerci». La Tirrenia trasporta ogni anno 14 milioni di passeggeri, oltre 4 milioni di tonnellate di merci, 4 milioni di auto. Vi sono poi 1 traghetti delle Ferrovie dello Stato e di società regionali come Sidermar. Caremar, Stremar (che collegano la terraferma con Capri, Ischia, le Egadi, le Eolle, l'Elba, le Pontine) ed armatori privati che istituiscono linee estive con partenze da Livorno, Genova e La Spezia. E' tutto un mondo che, fra un paio di mesi, comincerà a spostarsi sul mare. 'Potrà farlo nella massima sicurezza; è lo slogan della Tirrenia. Ma il ministro della Marina mercantile pensa, giustamente, che la sicurezza non sia mai troppa, E invita: -Massimo controllo della sicurezza; e soprattutto: 'Attenti al portellone'. Guido Coppinl

Persone citate: Costante Degan