«Gorbaciov, una mina chiamata riformismo»

«Gorbaciov, una mina chiamata riformismo» Nuovo corso e distensione secondo Kissinger «Gorbaciov, una mina chiamata riformismo» «La lezione di Kruscev» - «Manca un codice di coesistenza» Pubblichiamo i passaggi più significativi di un'intervista sul nuovo corso sovietico concessa da Henry Kissinger al Los Angeles Times. — Dobbiamo tifare per un successo di Gorbaciov? Se ce la fa, specie sul fronte interno, la minaccia nei confronti dell'America è destinata ad aumentare o a diminuire? In linea di principio, un miglioramento nel livello di vita sovietico e nel campo dei diritti umani riflette le aspirazioni americane. Ma, quanto alla pace mondiale, il punto è se una riforma a livello nazionale porti automaticamente a una politica estera conciliante. L'esperienza con Kruscev suggerisce di no. E' tipicamente americano credere che quando il proprio avversario diventa più forte le prospettive di pace aumentino. Direi che se Gorbaciov ha successo nel suo programma Interno e non cambia politica estera sarà ancora più minaccioso. Sarebbe, in effetti, un paradosso: il programma di riforma sovietico, che abbia successo o fallisca, se non è accompagnato da rettifiche in politica estera può aggravare la minaccia verso di noi. Se ha successo, l'Unione Sovietica sarà più forte e verrà a trovarsi in una posizione molto più determinata. Se fallisce, forse prima di scivolare in una posizione di relativo sottosviluppo dovrebbe decidere se non sia meglio impiegare le risorse in cui eccelle, segnatamente la forza militare; non tanto per attaccarci quanto per creare cinture di sicurezza attor¬ no a sé in Cina, Medio Oriente e altrove. Cosi, la rivoluzione di Gorbaciov per noi è una sfida di prima grandezza, e la sfida principale sta nel riuscire a definire che cosa Intendiamo per ordine pacifico e nel cercare di negoziarlo ora, senza farlo scivolare lungo il vecchio. — Rispetto ad ora avevamo la vita più facile quando c'era da affrontare il vecchio Cemento o 11 vecchio Breznev? Adesso la vita si è fatta più complicata per noi, ma offre anche maggiori opportunità. Gorbaciov ha una mente più interessante di quella dei suol predecessori. Averci a che fare è più affascinante. Sarebbe stato inconcepibile che Gromyko corresse avanti e indietro nel Sud Pacifico come ha fatto Shevardnadze. Sono appena tornato dall'Asia: ho trovato un misto di ansia e infatuazione per l'attività sovietica in quei Paesi. C'è, dunque, una sfida più grossa, ma se Gorbaciov impiegasse la sua Intelligenza per lavorare su programmi di politica estera, potrebbe essere possibile concordare con lui un codice di coesistenza che durerebbe un decennio 0 due. Credo che nessuno dei temi attualmente in fase di negoziato porterà in tale direzione. Questo mi preoccupa — Ci sbagliamo nell'avere la sensazione che forse 1 satelliti dell'Urss si sentono più riluttanti dello stesso Politburo di Gorbaciov di fronte alle sue riforme? Gorbaciov ha un problema impegnativo, il dilemma intrinseco del comuni¬ smo è che 11 partito comunista è un grande strumento per impadronirsi del potere ma non un buon strumento per esercitare il potere. Stabilisce un monopolio del potere ma come governo non funziona. Spende la maggior parte delle sue energie nello stare al potere una volta che 11 potere è stato preso. Gorbaciov sta mostrando grande coraggio nell'affrontare questo problema in Unione Sovietica. MI si lasci dire che Gorbaciov è un uomo di rilievo. Penso che comprenda questo broblema: con un sistema comunista, e con grandi sofferenze, si può produrre uno Stato industriale da XIX secolo e da primo Novecento — Industria pesante, acciaio, trattori, cose di questo genere. Ma il sistema non può passare da questa fase all'alta tecnologia, alla civiltà informatica e a quegli elementi che fanno la differenza nell'industria moderna Se Gorbaciov prosegue lungo le linee dell'ortodossia, il gap fra l'Unione Sovietica e l'Europa Occidentale, 11 Giappone e gli Stati Uniti si amplierà. Questo potrebbe portare a uno scherzo della storia, cioè che trecento anni dopo Pietro 11 Grande, dopo Indicibili sofferenze nelle grinfie degli zar e dei commissari politici, i sovietici si potrebbero ritrovare esattamente al punto di partenza, un Paese immenso, relativamente arretrato rispetto ai suoi vicini. E' quello che Gorbaciov vuole evitare. Art Seidenbaum Jack Burby Copyright «LA. Times SymBcate» e per l'Italia «La Stampai