Il Don Carlo secondo Visconti con un cast a prova di malattie

Il Don Carlo secondo Visconti con un cast a provo di malattie Roma, dal 19 marzo l'opera di Verdi con la Ricciarelli e Bruson Il Don Carlo secondo Visconti con un cast a provo di malattie Diversi cantanti per ogni ruolo - Zavoli proposto alla vicepresidenza dell'Ente lirico garita Castro Alberty. Più che un cast sembra la preparazione di un corredo in cui, per non sbagliare, si faccia ogni cosa al doppio. Ma non 6 solo per adattarsi alle personalità degli artisti che l'allestimento di Visconti ha dovuto subire modifiche: la 'distruzione di uno scenario bruciato da un incendio ha tagliato completamente la scena al castello di Fontainebleau, essendo per tutti impossibile ricreare un materiale di cui ormai non c'era più traccia. «Per me ogni taglio rappresenta una perdita — ha confessato Gustav Kuhn con quella sua aria da scalatore di montagne —.Se fossi libero di allestire il Don Carlo.a modo mio farei l'opera in tutta la sua integrità, con i suoi cinque atti completi più ogni possibile variazione che lo stesso Verdi ha dato nelle tante stesure già fatte. Ma questi sono sogni. Certo mi pesa molto aver dovuto eliminare la scena della sommossa, dopo la morte di Rodrigo: d'altra parte questo è un omaggio a Visconti e Visconti aveva deciso di tagliarla: Tagli a parte, per consentire al pubblico di assistere all'intera rappresentazione senza tirar notte, l'orarlo della prima di giovedì 19 marzo è stato fissato alle 19 e 30. Simonetta Robiony trappuntata da un lato dal rigido cerimoniale dell'aristocrazia, dall'altro dalla festosa confusione del popolo; una Spagna dentro la quale si muovono passioni soffocate e violente, inutilmente controllate dall'ipocrisia dominante. E' a questa scelta che si è rifatto Alberto Fassini. 'Per mantenermi il più fedele possibile al suo spirito — ha detto — ho dovuto apportare delle modifiche alla regia che allora ne fece Visconti: la lesione che ho imparato da lui è stata infatti quella di adattare la recitazione alla singola personalità del cantante per ottenere l'effetto più giusto. E' quello che ho tentato di fare anch'io in questi giorni durante le prove dello spettacolo: Mettere insieme il cast per il Don Carlo è stata operazione complessa e faticosa. •/ cantanti lirici oggi non sono più disposti a fermarsi per oltre un mese in una stessa città per provare uno spettacolo; ha spiegato Antignanl. H sovrintendente, dopo aver cambiato per il Macbeth tre soprano, alla prima replica domenicale si è trovato senza nessuna che potesse sostituire una Verrett troppo raffreddata per poter cantare. Per evitare incidenti simili per il ruolo di Don Carlo, sono stati chiamati tre tenori: Mario Malagnini, Giacomo Aragall e Luis lima, per ROMA — Mentre il ministro repubblicano del Rapporti con il Parlamento Oscar Mamml proponeva come vicepresidente dell'Opera di Roma l'ex presidente della Rai Sergio Zavoli, 11 teatro discuteva di Visconti e del suo mondo lirico. Raltre ha dedicato al grande regista, a dieci anni dalla morte, un ciclo cinematografico corredato da servizi e testimonianze, il teatro dell'Opera invece ha deciso di riproporre due delle sue regie, realizzate proprio a Roma a meta degli Anni Sessanta, i cui scenari e costumi sono stati gelosamente conservati per oltre vent'anni. Le opere che Visconti mise in scena nel '65 per l'Opera sono 11 Don Carlo e Le nozze di Figaro, l'una in scena il 19 marzo, l'altra prevista per il 29 aprile. Di questo Don Carlo ieri hanno parlato Gustav Kuhn, che proprio in questa occasione debutta come direttore stabile dell'orchestra, e Alberto Fassini, regista di questo allestimento e a suo tempo aiuto del grande regista, del quale possiede un intero quaderno di appunti di regia. La scelta fatta allora da Visconti per il suo Don Carlo, del quale aveva disegnato personalmente scene e costumi, fu quella di restituire l'opera alla sua naturale connotazione storica e geografica: una Spagna assolata, con-. quello di Rodrigo due baritoni. Renato Bruson e Roberto Servile, per Filippo LT. due bassi, Nicola Ohluselev e Roberto Scandiuzzi, per Elisabetta di Valois due soprano, Katia Ricciarelli e Mar¬

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