Le tappe della scalata

Le tappe della scalata Le tappe della scalata MILANO — La .scalata» del gruppo Ferruzzi alla capogruppo di Foro Bonaparte, che controlla un impero da 13.000 miliardi di fatturato consolidato previsto per lT.e. era incominciata alla fine della scorsa estate: l'annuncio bomba che la partecipazione del gruppo Ferruzzi nel capitale della società era balzata dall'1,9% (primo intervento nella primavera '85) al 14,5% era stato dato il 9 ottobre dello scorso anno. Il gruppo Ferruzzi ha quindi sottoscritto per la sua quota l'aumento di capitale Montedison per 901,7 miliardi, ed ha continuato a comprare, fino a denunciare alla fine di ottobre il possesso di una quota del 22% del capitale. Da quel momento, dopo la positiva conclusione delle trattative con la Italcementi di Giampiero Pesenti, la quota del gruppo di Ravenna è salita ancora, fino al 26,6% dichiarato in occasione dell'assemblea straordinaria di Agricola Finanziaria, il 16 dicembre: in quell'occasione, Raul Gardini precisò che l'investimento in Montedison era costato al suo gruppo più di 1500 miliardi, a cui si deve aggiungere ora la cifra di 320 miliardi per la maggioranza di Pafinvest. L'acquisizione della maggioranza di Pafinvest (che ha in portafoglio circa il 10% Montedison) porta la quota del gruppo Ferruzzi dal 27,6% ad oltre il 37%: questi perlomeno i dati ufficiali. In ambienti finanziari si sostiene che la quota del gruppo Ferruzzi in Montedison sarebbe ormai vicina al 40%: un'ipotesi da non scartare, anche se non ancora confermata dai diretti interessati. Questo il quadro attuale dell'azionariato Montedison: il gruppo Ferruzzi ha oltre il 37%, Maltauro il 2,9%, Inghirami il 2,67%, il gruppo Ligresti una quota vicina al 3%. Mediobanca ha oltre il 6%. Seguono Fondiaria, Ras, Generali con quote minori. (agi) Primi acquisti nella primavera '85

Persone citate: Bonaparte, Giampiero Pesenti, Inghirami, Maltauro, Raul Gardini

Luoghi citati: Milano