Che scontri, Daniel-Mattei

Che scontri, Daniel-Mattei Che scontri, Daniel-Mattei MILANO — Stangata in vista, a livello di giudice sportivo, per Daniel Passarella? H rapporto di uno dei guardalinee (che non era tenuto a segnalare il «fattaccio» all'arbitro Mattei) domani potrebbe mettere nel guai il difensore dell'Inter. Anche quattro anni fa, dopo Verona-Fiorentina, pur non essendo stato espulso, Passarella venne squalificato per quattro giornate, poi ridotte dalla Disciplinare, in seguito ad una rissa col massaggiatore dei veneti, Stefani, avvenuta nel sottopassaggio a fine partita. Stefani venne sospeso per tre mesi. L'arbitro, presente alla lite, segnalò tutto e Daniel venne duramente punito. Stavolta l'arbitro Mattei a Marassi non ha visto nulla altrimenti avrebbe dovuto espellere il libero dell'Inter come aveva fatto nella 14* giornata (4 gennaio scorso) quando Passarella colpi con un calcio nel sedere l'atalantino Bonacina, episodio punito con un turno di squalifica. Da notare che Mattei era an¬ che l'arbitro di FiorentinaUdinese di tre stagioni fa (26 settembre '83) quando Passarella diede una testata al brasiliano Edinho senza alcuna conseguenza disciplinare. Mattei non aveva visto. Dunque, fra Mattei e Passarella c'è un conto aperto (ancora Mattei gli inflisse la prima espulsione, il 20 marzo '83, a Torino, per una gomitata al granata Danova), anche se con qualche dimenticanza di troppo da parte del direttore di gara. Nel dossier di Passarella figurano anche un'aggressione ad un giornalista fiorentino e qualche cazzottata con altri avversari o colleghi, come Socrates. Molto, dunque, dipenderà dal rapporto dei guardalinee Borsari e Jorio: questi non erano tenuti a segnalare a Mattel il calcio al raccattapalle in quanto si è trattato di un cosiddetto «/atto estraneo» dovendosi interessare a quanto avviene fra 1 calciatori in campo. Il rapporto del commissario speciale, Invece, è ininfluente: secondo una circolare della Lega del 1977 questi si trasforma in commissario di campo nel momento in cui assiste ad episodi che si verificano non alla presenza della terna arbitrale. Dunque, ognuno ha la propria zona di competenza. Negli ambienti della Can viene intanto espressa massima solidarietà all'arbitro Redini per l'espulsione del polacco Boniek: il comportamento del pisano viene definito ineccepibile. Boniek, allontanandosi dal campo, è incorso in un'infrazione disciplinare: egli è stato ammonito non per avere festeggiato con Agostini il gol segnato al *ilbMj3a;'n&''Ber;;.tó;j»rdita di tempo.-,-«'<5-' 'ixfn ir Quando un giocatore si attarda fuori del campo l'arbitro deve mostrargli il cartellino giallo. Protestando, Boniek ha aggravato la propria situazione meritando l'espulsione. Il rapporto del commissario speciale definisce ottimo l'arbitraggio di Redini. g. gand. Brutti precedenti tra il libero e l'arbitro marchigiano

Luoghi citati: Milano, Torino, Verona