Il giocatore non verrà denunciato

Il giocatore non verrà denunciato Il padre lo ha perdonato pubblicamente anche se al ragazzo la storia non va giù Il giocatore non verrà denunciato GENOVA — Dopo una giornata di informazioni anche contrastanti, Ivo Piana, il padre di Maurizio, il giovane preso a calci da Passarella, con una telefonata fatta in diretta alla trasmissione televisiva 'Il processo del lunedì», ha fatto sapere nella tarda serata di ieri che non procederà alle vie legali nei confronti del calciatore dell'Inter. «E' un padre anche lui — ha detto — ci siamo capiti, anche se il suo gesto rimane ingiustificato. Mi ero riservato di pensare per un palo di giorni prima di agire in una maniera o nell'altra. Dopo la comunicazione, invece, ho deciso di lasciar perdere. Ci incontreremo e ci abbracceremo». Nel pomeriggio le comunicazioni si erano già intrecciate in maniera fitta fra Milano e Genova. Aveva cominciato con una prima telefonata il presidente dell'Inter, Pellegrini, al preside/ite della Sampdoria, Mantovani, nella quale il massimo dirigente nerazzurro aveva presentato al collega blucerchiato le scuse sue e della società per il brutto gesto di Passarella. Successivamente c'era stata la telefonata dello stesso giocatore a Maurizio Piana e a suo padre per rinnovare le scuse già fatte a voce domenica, pochi minuti dopo la conclusione di SampdoriaInter. Sono queste le ultime novità della vicenda. ■■Passarella — aveva detto Maurizio dopo la telefonata — si è proclamato pentito, mi ha chiesto scusa. Sostiene di non aver fatto apposta a colpirmi con un calcio alla gamba destra, ma lo non ne carattere giudiziario. Ivo Piana, il padre del ragazzo, titolare di un laboratorio di pellicceria nel centro di Genova, topo aver affermato di voler ponderare a fondo il caso, di volerne parlare con il suo avvocato, ha poi cambiato idea. Anche se la famiglia Piana era in possesso di un certificato rilasciato do¬ menica sera dai medici del pronto soccorso dell'ospedale di San Martino, nel quale si attesta che Maurizio ha riportato una ferita lacero contusa ed escoriata alla gamba destra e che guarirà in IO giorni. Il reato-di lesioni volontarie (e sulla volontarietà del calcio sferrato da Passarella non dovrebbero esserci dubbi) sarebbe stato perseguibile d'ufficio solo se la prognosi fosse stata superiore ai 10 giorni; se è inferiore sarebbe stata necessaria la querela di parte. . •Comunque — ha spiegato Piana —.se ayjejajmo, fatto, causa ja^assfjfclla.. l'éverìtù'ale rìsSS^emmttmtiF mo devoluto in beneficenza al fondo per la ricerca contro 1 tumori dei bambini dell'ospedale pediatrico Giannina Gasimi». Il presidente Mantovani ha fatto sapere che ritiene l'incidente chiuso con le scuse presentate già domenica pomeriggio dal giocatore al ragazzo e da Trapattoni a fuori dell'area interista. •Sono corso a raccogliere il pallone — ha detto — e l'ho spinto avanti con un calcio. Stavo per prenderlo con le mani per rilanciarlo in campo, quando sono stato colpito da Passarella, proprio qui, sotto il ginocchio. Qualcuno mi ha soccorso, Baresi mi ha gridato di non fare scene, ma poi quando ha visto la ferita si è ricreduto e mi ha chiesto scusa. Volevano portarmi subito negli spogliatoi, ma io ho preferito restare in campo, la partita era quasi finita e volevo gustarmi la vittoria della Samp. Ho fatto bene, perché poi è ancora arrivato il terzo gol, quello di Lorenzo. All'uscita dal campo volevo gridare di tutto a Passarella, ma Viali! e Ferri mi hanno bloccato e portato via. Volevo parlare con l'arbitro, fargli vedere la ferita, ma Mattei non ha voluto ricevermi. Poi mi hanno portato nello spogliatoio dell'Inter, Passarella e Trapattoni mi hanno chiesto scusa». Giorgio Bidone nome della società, e in più c'è stata la telefonata di Pellegrini. Come a dire che la Sampdoria ha preferito evitare che l'incidente avesse strascichi giudiziari. Ma, ufficialmente, la società blucerchiata non ha preso posizione sulla vicenda. E poi, ieri pomeriggio, da Milano, è arrivata la notizia che l'Inter, a tìtolo di 'riparazione* per il brutto gesto di Passarella, ha deciso di stanziare 5 milioni per una borsa di studio a favore di Maurizio. Il quale Maurizio è andato regolarmente a scuola, all'istituto nautico 'San Giorgio; dove frequenta la 3" B. A scuola, logicamente, il ragazzo è stato al centro dell'interesse generale: professori e compagni gli hanno chiesto di raccontare l'episodio, e Maurizio ha smentito di aver fatto la scena oppure di aver ritardato il rinvìo della palla in campo, anche perché l'arbitro aveva fischiato una punizione a favore della Sampdoria poco

Luoghi citati: Genova, Milano