Anche Ford 1917 e Carpenter magnifica ossessione di Raitre

Anche Ford 1917 e Carpenter magnifica ossessione di RaStre Seconda puntata stasera del raffinatissimo bazar di Ghezzi Anche Ford 1917 e Carpenter magnifica ossessione di RaStre Domani «La donna nel lago» di Montgomery, giovedì «Cotton club», sabato «Metropolis» La tv, dopo aver occupato l'intera giornata, sta entrando decisamente nella fascia notturna. I programmi tendono a finire sempre piti tardi: il fenomeno è stato istituzionalizzato da Raidue con «Tv notte», e sarà ribadito da un'analoga iniziativa di Canale S. La stessa Raitre, che una volta andava a letto con le galline, adesso fa le ore piccole, e ha costituito una specie di club cinematografico per appassionati che non hanno problemi di abbtocco. Nel cuore della notte sono appena sfilate le otto puntate dell'intrigante documentario «Per Luchino Visconti», e ora, più o meno nella stessa collocazione, si sta dipanando — salvo pezzi inseriti nel pomeriggio o promossi in prima serata — un singolare ciclo di cinema che porta il consueto titolo fisso per Raitre, «La magnifica ossessione», e che perù va posto all'insegna del raro, del curioso, dello stimolante, del «doppio» e del «ritorno» (ossia ritorno su un tema, su una storia classica); curatore Enrico Ghezzi, ricercatore e scopritore infaticabile di pellicole, cortometraggi, frammenti, «incunaboli» ripescati forse sotto la polvere nell'ultimo scaffale dell'ultima stanza di un archivio misterioso e inaccessibile a tutti. L'inizio è stato l'altro ieri con un omaggio alle donne: «Capriccio spagnolo» di Sternberg, protagonista Marlene Dietrich, seguito da sequenze del remake di Duvtvier con la Bardot, e di un altro illustre rifacimento, vivificato dal genio, «L'oscuro oggetto del desiderio» di Bunuel, e con la coda, ancora, di un bislacco carosello, quello delle dive — da Jean Harlow a Nastassia Kinskt, da Mae West a Lia Taylor e a Claudia Cardinale — arruomezzo secolo ita aljnpone Già da questo si intuiscono le malizie e gli spessori del ciclo che si esaurirà in una settimana ma che è fitto di cose preziose e balzane, a volte sul confini del sofisticato, vero rilucente bazar di celluloide per raffinati. Stasera due opere prime, una del '17, «Straight Shooting» nientemeno che II primo mesterà di John Ford che allora si firmava Jack Ford (film rieditato con la colonna sonora di John Cage); e «La resurrezione di Broncho Billy» del 70, primo cortometraggio di John Carpenter, ritratto opera fantascientifica e fantapolitica diretta nel 26 da Frite Long nella moderna versione colorata e musicata. Inoltre si promettono videoclip, cartoons jazz, reperti dei fratelli Lumière, primi esempi storici di colore ecc. Un ciclo estroso In linea con una Raitre che progetta di vivere anche sull'immaginario; e che tuttavia, per piti di metà, è riservato at cinefili che non devono alzarsi presto alla mattina. Ugo Buzzoian ai un ragazzo ai oggi che adora limito del West. Domani menù ricco, come dice il linguaggio degli spot: ti giallo «La donna nel lago» dell'attore regista Robert Montgomery il quale, esattamente quarantanni or sono, ha girato tutto un film in soggettiva con l'obbiettivo al posto degli occhi del protagonista (lui stesso) che di faccia si fa vedere solo nel finale, riflesso in uno specchio. Indi II grande Bue ter Keaton ricondotto In extremis (morirà l'anno dopo, 1966) al suoi personaggi tragicomico-allucìnati da Samuel Beckett in «Film», durata venticinque minuti, nero e grottesco incubo di un uomo braccato non si sa perché. Non voglio fare un elenco: ma tra le chicche bisogna citare — oltre ad un prodotto di «consumo alto» come «Cotton club» di Coppola — «Charleston» di Renotr, del 27, diverUssement surreale a tempo di ballo, «Max Headroom» di Rocky Marion sulla figura del celebre personaggio di presentatore creato dal computer, «Rapporti di classe»' ovvero «Amerika» di Jean-Marie Straub dal romanzo di Kafka, e «Metropolis», la mitica