Primo successo dei carabinieri contro i «topi delle biblioteche»

Primo successo dei carabinieri contro i «topi delle biblioteche» Primo successo dei carabinieri contro i «topi delle biblioteche» Arrestati nel Vicentino tre giovani torinesi - Farebbero parte di una banda specializzata nei furti di volumi antichi e libri d'arte - Si cerca il mandante Nel rubare libri antichi avevano raggiunto consumata abilità, ma questa volta è andata loro male: tre torinesi sono stati, colti con le mani nel sacco, a Vicenza, proprio mentre stavano 'lavorando' all'interno della Biblioteca Comunale Bertoliniana di Contrà Riale. Un dipendente. Insospettito dal loro movimenti, ha chiamato 1 carabinieri che hanno trovato addosso ai tre visitatori, nascosti negli abiti, strumenti per tagliare vetro e pannelli. Gli arrestati sono Giuseppe Delfino, 25 anni, barista, corso Molise 47/d, Luca Eugenio Guido, 25 anni, studente, via Pianezza 63, e il meccanico Mario Plerro, 33 anni, via Vanchiglla 9. Nella loro Prisma, parcheggiata In una strada del centro, sono stati ritrovati documenti che indirizzano le indagini su piste ben precise: 1 tre giovani erano in possesso di elenchi di libri antichi (forse da' rubare su ordinazione) oltre ad llllMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIItllItllllllItllllll annotazioni su furti compiuti In altre biblioteche I carabinieri sospettano che siano responsabili della scomparsa dalla Bertoliana di 9 atlanti di grande interesse storico e geografico (uno del '600, in particolare, ha un valore di circa 300 milioni). I tre giovani torinesi sono stati interrogati ieri nel carcere San Pio X dal procuratore capo di Vicenza, Canini. Due gli aspetti da chiarire: il terzetto ha contato su appoggi interni alla biblioteca? E ancora: qual è 11 reale mercato di atlanti e libri d'arte rubati? B magistrato tenterà anche di risalire al mandanti. Delfino e Guido erano già noti a carabinieri e polizia per analoghe imprese. Nel 1982 i due erano stati arrestati dalla polizia di Torino dopo una lunga serie di furti avvenuti all'Archivio di Stato e alla Biblioteca dell'Accademia delle Scienze. Assai simile a quella di Vicenza, la tecnica di allora: dopo aver chiesto di consultare prezto- si atlanti, riuscivano di nascosto a tagliare intere pagine di pergamena ed a celarle sotto gli abiti. Clamoroso fu 11 furto di ben 12 tavole su 99 di un testo di tavole floreali di Carlo Alllonl. Altri libri (fra cui uno con preziose cartine delle città sante) erano stati addirittura calati dalle finestre, Pare che 11 materiale rubato venisse poi rivenduto a commercianti torinesi, che lo collocavano soprattutto all'estero. • * Troppo noti per continuare la loro attività in Piemonte, Delfino e Guido (a cui si sarebbe aggiunto di recente il Plerro) avrebbero rivolto la loro attenzione verso altre regioni: preferivano evitare le grandi metropoli, scegliendo biblioteche nelle quali mettere a segno due o tre colpi in rapida successione e poi sparire. A Vicenza, forse perché attratti dalla bellezza degli atlanti, hanno voluto insistere un po' di più e hanno finito con l'essere riconosciuti. IMIIMIIIIIH 1IM1IIM11NII MIIiMI llllinillll

Persone citate: Giuseppe Delfino, Luca Eugenio Guido, Mario Plerro, Pare

Luoghi citati: Piemonte, San Pio, Torino, Vicenza