Un music hall per marionette e ironia di Osvaldo Guerrieri

Un music hall per marionette e ironia Il festival «Il gioco dei fili» aperto al Nuovo dai «Variétés musicales» di André Tahon Un music hall per marionette e ironia TORINO — Incantesimo e humour l'altra sera al Nuovo con 1 Variétés musicales che la Compagnia di André Tahon ha presentato in apertura del sesto festival di marionette e teatro di figura. In palcoscenico, emergenti, dalla classica cortina nera, abbiamo visto molte delle quattrocento, deliziose marionette a bastone che Tahon chiama, tra l'affettuoso e il sintetico, marottes: creature dall'anima candida e derisoria, che risentono fortemente della carica cabarettistica del loro creatore. Tahon, infatti, ha esordito proprio sulle ribalte dei cabaret parigini e ha ottenuto non trascurabili successi anche nei music-halls del Nord America. Ma, visto che nessuna vocazione è per sempre, le caves, 1 couplets, le Improvvisazioni e i giochi di destrezza si sono trasferiti e quasi trasfigurati nelle marottes, ispirate alla figura del buffone medievale. Ed ecco l'idea di. Tahon: iacciama il varietà e U music hall con le marottes, mettiamoci la grande musica (di Claicovski, Liszt, Grieg) e su questa musica innestiamo una comicità da jolly impazzito, le morti del cigno da avanspettacolo, i trasformismi da circo Incantato, le favole tenere e rapinose: .numeri indipendenti, brevi, a volte fulminei, collegati l'uno all'altro dalla presenza di Papotin, presentatore e buttafuori estatico, Imbranato, vanesio, fondamentalmente bète. Questo Papotin è la sintesi dell'universo marionettistico di Tahon, è un concentrato di glullarismo e di demistificazione, prende in giro tutti, anche se stesso, 1 propri abiti, la propria eleganza,, i propri numerosi infortuni Ha anche velleità' da fine dicitore, ma le parole diventano per lui un inciampo, un baratro buiomeglio lasciare i riflettori ad altri. Vediamo cosi un merlo che va col retino a caccia di un'imprendibile farfalla, la danza, d'amore e gelosia di Arlecchino, Plerrot e 'Colombina; vediamo una sciorina che mostra l'inopinata voglia di esibirsi come can¬ tante e trascina nella performance altre quattro consorelle. Fasciata di lamé e di boa di struzzo, entra in scena Fifi la piume, regina dello strip tease. Che antica sapienza di gesto, mostra questa bellona dorata nel lasciar scivolare' 'via . .un..,ji^tim«j'nj«a.iJ^n^ scarpa,' che carica sedutt'iva emana il suo ancheggiare: e che terribile sgomento suscita quella cappa che, cadendo, mostra il patetico bastone che faceva da esile impalcatura corporale a quell'idea di trasgressione yoyeuristica. J E ci sono poi quei due ombrelli che si trasformano in tartarughe; il pesce che, tra iridescenze e bolle subacqueee, corteggia una con¬ chiglia e viene messo in fuga da un granchio gradasso; l due pinguini che ballano 11 tip tap. Insomma, quello che si sviluppa e ci avvolge è un grande gioco di umorismo e d'intelligenza, sorretto da una raffinatissima tecnica e da un -ealismo che viene continuamente negato dal grottesco. Lo spettacolo ha ottenuto un cordialissimo successo e sarà replicato oggi pomeriggio. • Ancora oggi, alle 10 e alle 14, al teatro Gianduia, la •Compagnia la nuova opera del burattini» presenterà Amore a quattro mani, curato da Maria Signoroni, figura storica del marionettismo italiano. Osvaldo Guerrieri .— ........

Persone citate: André, Liszt, Maria Signoroni

Luoghi citati: Nord America, Torino