Satira dipinta

Satira dipinta "arte in gallerìa Satira dipinta William Hogarth (1697 —1764), si servi della tecnica acquisita come incisore di stemmi, per dedicarsi ad una pittura di ispirazione satirica e all'Incisione praticata proprio per allargare la sfera di azione di un'arte volta a combattere con l'aggressiva vivezza delle immagini il vizio e l'ignoranza del suo tempo. Nel centinaio di stampe presenti all'.Arte Antica» (via Volta 9) son comprese le sei della Carriera d'una cortigiana, tratte nel 1732 da altrettanti dipinti (andati distrutti nel 1755 in un incendio) che costituirono il suo primo successo avendo contato 1200 sottoscrittori. Lo stesso favore incontrarono nei due anni seguenti gli otto quadri e le stampe della Carriera del libertino. Innumerevoli gli spunti che Hogarth colse dalla realtà riconfermandosi osservatore attento e spregiudicato autore di Immagini a loro modo caricaturali, nelle quali si faceva ormai interprete dell'opinione di larghi strati della società britannica del suo tempo. Giorgio Scalco («Davico» Galleria Subalpina) è ormai riconoscibile «a vista», con le silenti figure di cui anima gli interni e le nature morte, gli intensi paesaggi collinari e le vedute maremmane dai bassi orizzonti, che sembrano quasi stemperarsi nella luce. Ed è la stessa luce in cui Scalco ritrae anche quella «giovinezza intatta e ombrosa... naturale come un frutto o un prato;' poeticamente descritta cosi da Roberto Tassi, apparendo chiusa, se, si vuole, nei trapassi sottili di forme privilegiate, destinate forse ad ignorare ogni corruzione. Luigi Vallami (1906 -1985), a due anni dalla scomparsa, è rievocato alla- galleria «La Giara» (via Stampatori 9) da una trentina di incisioni, quasi tutte in bianco e nero e databili tra il 1976 e 1' 82. Magistrato, s'era appassionato al disegno fin dagli anni dell'Università, ed aveva poi praticato la calcografia sotto la guida di Chissotti e Ricardi di Netro, per perfezionarsi infine con Calandri e Soffiantine Predilesse l'acquaforte e l'acquatinta, la veduta e la natura morta: un segno calibrato con finezza, in composizioni ideate spesso con essenziale rigore. Alberto Donini («Ideogramma», corso De Gasperi 35) si vale spesso di tecniche miste, ma anche nell'incisione a sei colori, ogni motivo è come un breve racconto. A far da sfondo possono essere l'intimità di un interno o le rive del mare; protagonisti, La ragazza del bosco e gli Amanti, le Bagnanti e le Donne in rosso. Ogni soggetto costituisce in ogni caso soprattutto il pretesto di una costruzione da risolversi con un chiaro carattere plastico, an. dra.

Persone citate: Alberto Donini, Chissotti, Davico, Giorgio Scalco, Hogarth, Ricardi, Roberto Tassi, Scalco, William Hogarth

Luoghi citati: Netro