Nuova eleganza e lampi di futuro al Salone «Milanovendemoda»

Pi modo l'allegria Nuova eleganza e lampi di futuro al Salone «Milanovendemoda» Pi modo l'allegria Brillanti le invenzioni dei giovani stilisti - Resiste il gusto di coordinare pezzi sciolti giocando sul colore MILANO — Con il consueto anticipo rispetto alle sfilate di Milano Collezioni, di scena alla Fiera dall'8 al 13 marzo, si sono inaugurate ieri le due rassegne base della lunga settimana milanese, dedicata alla moda Autunno-Inverno 1987-88: il Modit e Milanovendemoda. In quattro giorni di apertura centinaia di ditte, alcune con stilisti famosi alle spalle, migliaia di operatori economici, nell'offerta e nella scelta, determineranno il gusto della prossima stagione fredda. L'obiettivo «donna giovane* ha inciso nel volto stesso di Milanovendemoda, organizzata per la 36* volta dall'Expo CT: il salone si è suddiviso ora in piccole zone dal preciso look, ognuna caratterizzata da un colore diverso a guida del percorso. A due passi dall'entrata principale 11 settore dalla fama dilagante, in Europa e nel mondo: Neomoda. Ormai i giovani talenti, nuovi ma già organizzati, veri manager di se stessi, coccolati da ditte del loro paese e del nostro, la considerano l'unico trampolino di lancio per affermarsi veramente. La scelta rigorosa all'interno d'un'altissima partecipazione è sempre a cura del trio Fraboschi-Bignami-Valentl- nl, acute signore che hanno saputo rendere internazionale, alla sua terza edizione, Neomoda (una ventina- gli stilisti venuti da Francia, Spagna, Inghilterra, dagli Usa in un complesso di 40 espositori) e mediare novità con prezzi ragionevoli. Un fuoco di fila di idee, un diluvio creativo a Neomoda e i loro giovani autori, minimalisti allergici alla parola «avanguardia» e a ogni altra definizione, allegri e insieme compunti nel loro «basic» raffinato, le solite, solide cose di tutti i giorni portate in modo diverso, sorprendente. Fra scorribande a tutto dark, toni pastello; lìnee pure e accessori importanti, come uno squillo rivelatore di chi li sceglie nelle quindici collezioni di Neomoda Details. Borse, scarpe, cappelli e bijoux, materiali poveri e forte scatto inventivo. Fino a pochi anni or sono era Parigi ad attrarre i giovani stilisti. Ora a. Milanovendemoda la grossa novità della stagione sono proprio quei sei stilisti stranieri per i quali, in compagnia dell'italiano Martino Midali, è stato creato lo speciale settore Focus. Sette protagonisti alla ricerca di inedite esperienze, di spazi di mercato. C'è l'ameri cane-parigino Peter Kea, che firma per la prima volta la collezione Pin up del gruppo Denl-Cler, c'è l'inglese Frank Stevenson, venuto a disegnare la collezione di Timmi e Myrène de Premonville: Parigi l'onora come la star del tailleur perfetto, l'unica in grado di emulare Saint Laurent. Una bella carrellata di immagini nuovissime, che rifugge dalla stravaganza a rischio. Infatti è in sintonia con le trasformate proporzioni dell'autunno-inverno '87-88. volume spostato dalle spalle ai fianchi, giacche segnate, gonne ampie. Ritorna un certo chic da guardaroba sicuro, il tailleur vince sul blazer, 11 cappotto è sofisticato ma confortevole, il colore in auge è il cammello, seguito dai neutri con marrone o blu. Resiste il gusto quotidiano, anche ecologico, di coordinare pezzi sciolti giocando sul colore e sulla tradizione etnica alla riscoperta del kilt scozzese, del giaccone reversibile dalla fodera bellissima, dei toni bordò, verde, del velluto. Meno nero, tinte boreali; e se il jeans si tinge di marron, è color peonia o verde acqua la sera In taffetas per abiti impero e per gonne «fin de siede» in sospetto di crinolina. Lucia Sollazzo Un seducente abito nero con volani in raso di Ottodisanpietro

Persone citate: Bignami, Frank Stevenson, Lucia Sollazzo, Martino Midali, Peter Kea

Luoghi citati: Europa, Francia, Inghilterra, Milano, Ottodisanpietro, Parigi, Spagna, Usa