Torino in gara per il supecomputer

Tarino in gain per il supenomputer Tarino in gain per il supenomputer Potrebbe diventare un centro studi di livello mondiale nel campo dell'elettronica L'unica concorrente rimasta è Losanna - La decisione finale è prevista per l'estate TORINO — Torino o Losanna. Sono le due città rimaste in lizza, dopo una gara ad esclusione, per ospitare un supercalcolatore e un centro di ricerca da cento miliardi. LI vogliono 25 Paesi europei disposti a finanziare l'opera per potenziare le ricerche delle Industrie e degli istituti universitari, mantenendo competitività con americani e giapponesi. Finora in Europa esistono soltanto due «bestioni elettronici» (a Stoccarda e a Parigi) con le caratteristiche simili a quelle che avrà il previsto elaboratore dell'ultima generazione. In Itaila non ce n'è uno analogo. Un solo dato può bastare per avere un'idea delie potenziali capacità di questo supercomputer: sarà In grado di compiere in un giorno le operazioni che ora richiedono settimane di lavoro. Non solo, ma le risposte che fornirà saranno d'una qualità decisamente superiore. Vasti 1 campi tecnologici che potranno usufruire del super/cervello mediante le tecniche di simulazione: motori, aerodinamica del veicoli (auto, ae¬ rei, veicoli spaziali), fisica del plasmi, meteorologia. •Aprire a Torino un centro di ricerche dotato di tale elaboratore — spiega il dott. Galotto che sta seguendo 11 progetto per conto dell'Unione Industriale di Torino — significa innestare qui il cuore tecnologico d'Europa». Nella nuova «cittadella della scienza» opereranno Infatti una settantina fra «teste d'uovo» della ricerca avanzata e tecnici di tutta Europa oltre a docenti delle principali università nel 25 Paesi promotori del progetto chiamato «Ercotac». Comprensibile la mobilitazione delle forze per non lasciarsi sfuggire l'Irripetibile occasione. Il fervore coinvolge i due atenei torrinesi, l'Unione Industriale, 11 Centro Ricerche Fiat, il ministero della Ricerca, gli enti locali che hanno deciso di unire gli sforzi per aggiudicarsi anche la tappa finale della corsa ad eliminazione. CI sono due valide ragioni, dicono gli esperti, perché Torino diventi la sede dell'Ercotac, vincendo la concorrenza di Losanna dopo l'esclusione di Strasburgo, Bruxelles e Lussemburgo, le altre capitali che ambivano a ospitare 11 centro. Prima: la città svizzera non dispone di un polo industriale ad alto contenuto tecnologico come Invece possiede Torino con le sue aziende da vanguardia: seconda: la gestione del centro costerebbe a Torino molto meno rispetto a Losanna La decisione finale è prevista in estate. Per ora è già stata indicata la sede dell'ambito centro ricerche, li Lingotto, ambiente ideale, secondo 1 torinesi, per ospitare le 4 macchine dell'elaboratore e gli annessi istituti scientifici. Si sta anche lavorando per reperire una prima parte dei fondi ed elaborare un progetto di massima, come già stanno facendo Losanna e la Svizzera. Non c'è tempo da perdere insomma, l'importante è che tutti si rendano conto che la posta in palio è fondamentale per lo sviluppo della nostra ricerca. Guido J. Paglia

Persone citate: Galotto