Ma gli esploratori sono già pronti

Ma gli esploratori sono già pronti Si fanno diversi nomi sulla personalità che dovrebbe sciogliere le diffidènze Ma gli esploratori sono già pronti E' una delle strade che ha di fronte i! Capo dello Stato - Fanfani ha qualche dubbio, ma lo farebbe di nuovo • Anche Forlani nella Usta - Altre candidature di prestigio: Malagodi, Scalfaro, Spadolini («Non accetterei») e i senatori a vita ROMA — Andreotti se lo aspetta. Fanfani ha qualche dubbio, però non direbbe di no. Forlani non ha mai smesso di farlo. Spadolini sa che il suo momento, se verrà, verrà dopo e prevede «una crisi lunga». Malagodi non riesce a immaginarlo: -Sarebbe un'assurdità, ma divertente». Per il compito incerto, temuto, eppure desiderato, di fare da battistrada al nuovo governo, senza sapere se nascerà, c'è già una lista di candidati: nata dalla ricostruzione di due giorni di consultazioni, su testimonianze, allusioni, ipotest, semplici aspirazioni. Un «mandato esplorativo» è una tappa solo facoltativa di una crisi: può venir subito, se serve a un chiarimento; o alla fine, se deve certificare una rottura definitiva. Cossiga in un primo momento è stato contrario e deciso a condurre in proprio V•esplorazione», per evitare che in un clima di diffidenza fra i partiti anche la scelta di una personalità «istituzionale» fosse investita dalle polemiche. Ma dopo due giorni di consultazioni e due di riflessione e -colloqui riservati» un'ulteriore attesa darebbe un segno di incertezza. Il Presidente si accinge a una decisione: -Dovrò per forza scontentare qualcuno», ha detto ai radicali. Fra 1 candidati possibili c'è Andreotti. pronto a fare l'esploratore di se btesso Secondo Nino Cristofori, amico di corrente del ministro degli Esteri, -sarebbe la cosa più logica e servirebbe per dare ai socialisti il senso di una staffetta non automatica e l'occasione di una trattativa preliminare». Fanfani ha già svolto due volte -esplorazioni», nel 1969 e neii'86; per l'autorevolezza della sua carica è in qualche modo il primo della lista. Nella crisi di luglio Fanfani concluse il suo lavoro indicando Craxi: ma l'incarico andò lo stesso ad Andreotti. Un po' per questo e un po' perché al presidente del Senato può toccare in extremis il tentativo di guidare un «governo di garanzia istituzionale», Fanfani in questo momento è restio. C'è poi Scalfaro. il ministro dell'Interno che ha «istituzionalmente» il compito di garantire lo svolgimento delle elezioni: la sua chiamata in causa verrebbe collegata a questa possibilità Spadolini fino a ieri s'è schermito. Assumerebbe un mandato esplorativo?, gli è stato chiesto all'uscita dalle coiisultazioni. -Ritengo proprio di no», ha risposto. Da¬ vanti al muro contro muro dc-psl, 11 leader repubblicano non ha interesse a tentare imprese disperate. Però aspetta: e come altre volte, più avanti potrebbe impegnarsi in una mediazione. Ad un esploratore, però, si richiede soprattutto di essere neutrale, al di sopra delle parti: un requisito che un leader di partito difficilmente può fornire. Ecco perché al Quirinale nell'elenco di nomi passati in rassegna sono entrati anche i senatori a vita: Bobbio, Vallarli, Bo (a parte gli ex presidenti della Repubblica) sono «obiettivamente» candidati: ma nessuno di loro ha un'esperienza diretta di crisi. Resta Malagodi: che solo a sentirne parlare è caduto dalle nuvole. E nella lista (sia pure per ipotesi) vanno inseriti l'attuale presidente della Corte Costituzionale Anto¬ nio La Pergola e gli «ex»: Elia, Bonifacio, Branca, Paladln. Serviranno'alla fine tutti que.\ ,1 esploratori? Non tanto, almeno a giudicare dalla storia. I primi (nel '61 e nel '60) furono Merzagora e Leone, rispettivamente ex presidenti del Senato e della Ca mera. I loro tentativi non portarono soluzioni. Pertlnl presidente della Camera riusci nel '68 a far formare un governo In sole 24 ore. Un anno dopo, Fani ani non fu da meno. Poi, per oltre dieci anni, di esplorazioni non si parlò. Ci riprpvò' Modino, per incarico . di Pertini nell'83. Ma servi solo a sancire lo scioglimento delle Camere. Moriino .s'impegnò moltissimo e poi, sconfitto, dopo qualche giorni mori. Da allora, molti pensano che questo sia un lavoro pericoloso- Marcello Sorsi

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