Nello scalo ligure esodo per duemila

Nello scalo ligure esodo per duemila Nello scalo ligure esodo per duemila L'accordo sui prepensionamenti allenta la tensione - Revocato lo sciopero previsto ieri GENOVA — Nel porto di Genova ieri s'è lavorato, in un clima meno teso del solito, dopo che nella tarda serata del giorno precedente era stato raggiunto tra l'Assoporti (l'associazione tra i porti italiani) e le tre confederazioni sindacali del settore trasporti un accordo su nuovi dettagli sull'esodo dei dipendenti consortili e portuali. L'accordo aveva indotto, perciò, sia pure in via provvisoria 1 segretari di Cgil, CUI e Uil a sospendere lo sciopero nazionale dei dipendenti dei porti e degli scaricatori previsto appunto per la giornata di ieri. Le ripercussioni dell'accordo (che, oltre a questioni di dettaglio, di carattere tecnico contiene la «novità» di altri cinque anni di anzianità «regalati» si prepensionandi) sono considerate importantissime per Genova che è al centro della conflittualità e anche perché solo nello scalo ligure, sopratutto per l'impuntatura della Cgil, non s'era raggiunto un accordo sui tempi, sui modi e soprattutto sui «numeri» dell'esodo. Un incontro a livello Cap-Confederazioni previsto per questa mattina e stato rinviato alla prossima settimana: il patto romano ha consigliato alle parti un ripensamento anche d'ordine giurìdlco-tecnico in modo da giungere a accordi ben precisi. Infatti entro il 12 marzo le parti dovrebbero ancora rivedersi a Roma, dinanzi al ministro della Marina mercantile Costante Degan per le deiìnitizioni dei punti che ancora sono oggetto di disaccordo. Per Genova l'esodo avrà effetti importanti: si prevede, secondo un calcolo che viene dal Cap, che saranno prepensionati oltre duemila lavoratori. Mille consortili e mille portua- ^^^^^^^^^^t^!^IÌ^dettei)p^B^Ì| verso un forte ridimensionamento. p. L 1"

Persone citate: Costante Degan

Luoghi citati: Genova, Roma