Con la figlia in braccio va a uccidere una donna

Con la figlia in bra€€Ìo va a u€€idere una donna Ha 26 anni, è in attesa di un secondo bambino Con la figlia in bra€€Ìo va a u€€idere una donna Il delitto alla periferìa di Pisa - Movente: la miseria di undici mesi ha ucciso, una' vecchia che non le concedeva un prestito. Capelli scomposti, jeans sdruciti, scarpe da ginnastica, la figliolette Luciana di il mesi avvolta in una coperta: cosi la ventiseienne Cinzia Scarselli ha fatto ingresso nella caserma del carabinieri di via Cavour a Pisa per essere interrogata sul delitto di Emma Vitali, la donna di 88 anni trovata sgozzata la mattina di lunedi alla periferia della città. L'interrogatorio della giovane è durato dieci ore; sotto le incalzanti accuse del sostituto procuratore Nicola Pisano e degli altri inquirenti, la ragazza è infine crollata confessando il delitto. Un delitto orrendo, un epilogo tragico. Uria vecchia sgozzata per poche migliaia di ilre, una giovane donna madre di una bambina piccolissima, e di nuovo incinta, avviata ai carcere di Don Bosco. Emma Vitali viveva gelosa della sua solitudine con una piccola pensione e qualche risparmio tenuto in casa, in un cassetto. Nella mattinata di lunedi qualcuno le aveva fatto visita evidentemente godendo di un rapporto di conoscenza poiché l'anziana donna, molto diffidente e paurosa, non avrebbe aperto ad est: ipotesi volto ed un nome all'assassino che con tre coltellate alla gola aveva ucciso la vecchia. Una rapida occhiata nella stanza, 1 cassetti rovesciati, le suppellettili alla rinfusa, aveva lasciato facilmente Indovinare anche il movente, anche se l'assassino non doveva essere un professionista: in un cassetto troppo frettolosamente rovesciato gli investigatori avevano infatti trovato la somma di tre milioni e mezzo, non visti dall'omicida. La riservatezza della vecchia, proverbiale nel quartiere, ha cosi orientato gli inquirenti ad Indagare nella sua vita privata degli ultimi anni, nelle sue rare conoscenze. Anche attraverso le indicazioni dell'Usi che saltuariamente aveva fatto accudire la vecchia da assistenti sociali si è cosi risaliti ad un nome: Cinzia Scarselli, 26 anni, una giovane cui l'Usi si era rivolta di tanto in tanto per l'assistenza a vecchi ed ammalati del quartiere. L'incontro con la Vitali era avvenuto nel 1985. Un testimone intanto aveva fatto cenno ad una giovane donna vista nel paraggi di quella casa la mattina del delitto, «una ragazza con una bambina al collo che in- bbetto hanno visita a Cinzia Scarselli, separata dal marito, attualmente convivente con un coetaneo a Tirrenia. Il giubbetto della bambina è stato trovato in un armadio, sporco di sangue. Condotta in Questura la donna ha confessato. Un lungo e articolato racconto dell'omicidio e del movente: la miseria. Cinzia Scarselli aveva deciso di andare a trovare Emma Vitali •Ero intenzionata a chiederle un prestito e non di ucciderla — ha detto — altrimenti non avrei portato con me la bambina'. La vecchia comunque non si lascia impietosire dalle richieste della giovane donna e dalla presenza della bambina, anzi minaccia di denunciarla. E' la sua condanna a morte. Cinzia Scarselli mentre la bambina sta girovagando nella stanza afferra dapprima una calza e cerca di strangolare la vecchia; poi estrae il coltello e la colpisce tre volte alla gola. Intanto la piccola Luciana, richiamata dalla colluttazione, si avvicina impaurita e stringe la mamma alle gambe: cosi si macchia il giubbetto col sangue della vecchia ormai morta. Renzo Castelli

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