Il dissenso degli intellettuali divide i giudici in Jugoslavia di Paul Yankovitch
^g^j^Il dissenso detpli"In*elleffusili divide i giudici in Jugoslavia flosce rqpOTWWfttf JS^mJMUmw* j^g^j^va^ l di dli"I*llffli ^g^j^Il dissenso detpli"In*elleffusili divide i giudici in Jugoslavia La Corte suprema serba assolve Djuretic che definisce «patrioti e antifascisti» i Cernici NOSTRO SERVIZIO BELGRADO — Dobroslav Paraga, 27 anni, segue 1 corsi di diritto all'Università di Zagabria capoluogo della Repubblica federata di Croazia La sua malferma salute non è la principale causa del ritardo nel suoi studi. Dobroslav Paraga è, in realtà, un noto dissidente. Tra l'altro, ha scontato una condanna a 4 anni di carcere per •propaganda ostile' avendo raccolto firme a favore di una petizione che invocava la libertà del detenuti poUtlcl. Ora è in libertà, ma 11 3 marzo è comparso davanti al tribunale di Zagabria per rispondere di 'diffusione di notizie false, suscettibili di turbare l'opinione pubblica'. L'accusa contesta a Paraga una lettera indirizzata a Nova Revija e una dichiarazione a Anodina, due pubblicazioni di Lubiana, capitale della Slovenia, nelle quali - Paraga presenta sotto 'falsa- luce le condizioni di detenzione dei prigionieri politici in Jugoslavia Tra l'altro egli afferma che i prigionieri subiscono sevizie e pressioni 'inumane' e «umilianti*. I due giornali non sono stati sequestrati; ma lui, Dobroslav Paraga, deve rispondere delle sue affermazioni a Zagabria in base all'articolo 197 del codice penale della Croazia e rischia una pena fino a tre anni di reclusione. Il caso Paraga è un esemplo delle, flagranti divergenze nell'interpretazione della legge In Jugoslavia, dovei alcuni fatti e gesti politici fanno correre gravi rischi a una persona in una Repubblica o in una Regione autonoma, mentre in un'altra Repubblica la giustizia non 11 prende neanche In considerazione, il processo Paraga è seguito con vivo interesse. Il Comitato di difesa della libertà di espressione ha inviato alla presidenza e al procuratore della Repubblica di Croazia una lettera di protesta per sottolineare che si tratta di un 'processo montato» e di uh 'tentativo di punire e spaventare' gli avversari politici del regime. L'accusato, da parte sua continua a ripetere, che tutto quanto ha scritto è la « verità- e che lui stessa durante la prigionia, fu sottoposto a maltrattamenti " Ma non sono soltanto 1 dissidenti a 'turbare l'opinione pubblica» con 1 loro scritti e le loro dichiarazioni. In questo momento, la Corte suprema della Repubblica di Serbia rischia di essere accusata, anch'essa, di dissidenza, in seguito a un verdetto pronunciato per il caso dello storico Veslin Djuretic a proposito della sua opera «Gli alleati e il dramma della guerra jugoslava'. In questo libro, Veselln Djuretic definisce i Cetnlci, il movimento realista durante la guerra, •patrioti» e .antifascisti., mentre per la storiografia ufficiali essi non sono altro che •traditori». La sua tesi ha sollevato violente proteste di organismi sociali e, dopo una procedura lunga e complessa la sua opera è stata messa all'Indice dal tribunale dipartimentale di Belgrado. Il di¬ fensore di Djuretic, Slobodan Pero vie, ha presentato appello alla Corte suprema di Serbia, contestando- alla giustizia il diritto di pronunciarsi su un'opera scientifica. . • La Corte suprema ha fatto proprie le argomentazioni del tribunale dipartimentale, e cioè che i Cetnlci furono del traditori che avevano collaboratore con l'invasore. Ma siccome questi fatti erano perfettamente conosciuti da tutti, la Corte è arrivata alla conclusione esattamente opposta a quella del tribunale dipartimentale, e cioè che le affermazioni di Djuretic «non erano suscettìbili di turbare l'opinione pubblica». Essa ha dunque ordinato che all'opera fosse tolto il bando, tra la grande costernazione degli ufficiali e del procuratore di Belgrado, 1 quali, ritenendo che la Corte non abbia rispettato la legge, le hanno chiesto di riesaminare il problema. Paul Yankovitch Copyright i-I/C Monde» e per l'Italia «La Stampa»
Persone citate: Nova Revija, Slobodan
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