Israele, l'ora dello scambio

Israele, «Tom dello scambio Rilasciate improvvisamente undici donne sciite prigioniere Israele, «Tom dello scambio Adesso potrebbero essere liberati i tre americani e l'indiano nelle mani di Hezbollah Tensione nei campi palestinesi e nuovi colloqui a Damasco sul futuro del Libano BEIRUT — Undici donne sciite sono state rilasciate improvvisamente dalle prigioni israeliane e ieri pomeriggio sono comparse nel villaggio di Hola, nel Libano meridionale. La notizia è stata data con un flash dalle radio di Beirut-Ovest. Hola si trova al confine della cosiddetta «zona di sicurezza» imposta da Israele nel Libano. Non si conoscono altri particolari, si è solo saputo che si tratta di donne giovani e che erano da più di un anno incarcerate in Israele. Potrebbe trattarsi di persone arrestate durante incursioni Israeliane nei villaggi libanesi o di esponenti di commando suicidi che agivano. I rapitori dei tre insegnanti americani e dell'Indiano — probabilmente sciiti, non è chiaro se militanti di Amai o di Hezbollah—sequestrati a Beirut Ovest, hanno ripetutamente chiesto In riscatto la liberazione da parte di Israele di quat¬ trocento prigionieri. Mercoledì era corsa la voce, nata da una dichiarazione di un politico cristiano, Dany Chamoun, che gli Insegnanti sequestrati fossero nelle mani del siriani di stanza nel Libano e sul punto di essere liberati. Ma un portavoce di Damasco ha smentito. il tema degli ostaggi, e in particolare quello di Terry Waite, il negoziatore della chiesa anglicana, è stato trattato ieri in giornata in un lungo colloquio avvenuto tra il Primo ministro libanese, Rashld «tararne, e l'ambasciatore britannico, John Gray. La liberazione delle donne sciite è diventata la notizia più importante, dopo che ieri, inizialmente, l'attenzione era tutta rivolta ai palestinesi e al «dialogo» tra i cristiani e i musulmani Nei campi della periferia Sud, vi sono stati, ieri sera e nella giornata odierna, alcuni scontri; a mezzogiorno, secondo un portavoce del Fronte popolare palestinese, miliziani di Amai hanno anche sparato all'improvviso su un gruppo di donne che stava uscendo dal campo di Bourj-Barajneh per fare provviste uccidendone una e ferendone due. Mercoledì sera si era avuta notizia dell'uccisione, in un agguato avvenuto all'interno del campo di Mieh-Mieh, vicino Sidone, di Hassan al Hai bah, responsabile locale di Forza 17, il gruppo di combattenti scelti di Arafat. Sul «dialogo» Inter-cristiano, la cronaca della giornata ha riguardato diversi fronti, tanto sul plano militare quanto su quello politico. Secondo giornali di Beirut Ovest, come As Sharq e Al Haktka, nel settore Est la milizia delle Forze Libanesi è sul punto di una prova di forza tra quanti sostengono la posizione di Samlr Geagea — nettamente contrario alla presenza siriana nel set- tore musulmano — e 1 «moderati», ritenuti vicini a Gemayel. Il Presidente ha avuto nella tarda mattinata un^j Incontro con il patriarca maronita, Nousrallah Boutros Sfeir. Ma, secondo gli analisti, il colloquio più importante è stato quello avvenuto nella sede del Parlamento sulla Linea Verde, tra il presidente dello stesso Parlamento, lo sciita Hussein!, e 11 ministro Carnale Chamoun, «leader» della destra cristiana. Dopo il colloquio, Chamoun é stato critico nei confronti dell'intervento siriano a Beirut Ovest, ma ha ammesso che la cooperazione con Damasco «é necessaria». Da Damasco — sempre sul •dialogo» concernente 11 futuro del Libano — si è appreso che é iniziato l'ottavo incontro tra una delegazione Inviata da Gemayel e i dirigenti siriani, in questo caso il ministro degli Esteri, Farouk Sharaa. (Ansa)

Persone citate: Arafat, Boutros Sfeir, Carnale Chamoun, Chamoun, Dany Chamoun, Farouk Sharaa, Gemayel, John Gray, Terry Waite