Missili l'ok della Nato di Fabio Galvano

Missili/ l'ole della flato Kampelman illustra a Bruxelles le proposte dell'America Missili/ l'ole della flato Italia e Inghilterra insistono sulla necessità di seri controlli dopo lo smantellamento Gli alleati sottolineano anche l'importanza di un accordo sui vettori a corto raggio ■ Rea gan dice «L'accordo ora è vicino» NEW YORK—n presidente Reagan ha detto ieri che un accordo per l'eliminazione degli euromissili «è adesso molto vicino* e questo rappresenta «un momento di grandi speranze per tutta l'umanità*. In un discorso alla «National Newspaper Associatlon» a Washington, il capo della Casa Bianca ha detto che il mutamento di posizione del Cremlino — che con una improvvisa decisione ha separato il negoziato sui missili tattici europei dalle limitazioni degli esperimenti americani sulle «guerre stellari» — ha rappresentato un passo molto Importante nel negoziato. «Non mi sono mai sentito più ottimista di adesso — ha dichiarato —, un accordo sulla riduzione degli armamenti è adesso a portata di mano». Reagan ha elogiato la solidarietà espressa dagli aileati Secondo il New York Times, i sovietici hanno espresso parere favorevole sul principio di effettuare dalle due parti interessate ispezioni sul luoghi da cui saranno eliminati 1 missili nucleari a gittata intermedia dispiegati in Europa. La delegazione sovietica avrebbe anche dichiarato la sua disponibilità dopo un accordo tra Usa e Urss sugli euromossiii a gittata intermedia, anche a un trattato sui missili a breve gittata. (Ansa) dal n08tro corrispondente BRUXELLES — Qualche perplessità resta, e i punti da definire sono ancora numerosi; ma dalla consultazione di ieri fra gli alleati della Nato e il capo dei negoziatori americani a Ginevra, Max Kampelman, emerge un'intesa forse Inarrestabile verso l'accordo Usa-Urss sugli euromissili (SS-20 da una parte, Pershing-2 e Crulse dall'altra). Confortato dalle prime positive reazioni sovietiche al «piano Reagan», che la delegazione americana ha presentato mercoledì in bozza sul tavolo negoziale. Kampelman è ripartito per Washington — dopo la sosta a Bruxelles — con 11 viatico di un'Europa forse allarmata dalle incognite che ancora avvolgono l'«opzione zero» (soprattutto per quanto riguarda 1 missili a corti> raggio), ma politicamente otata a quell'ipotesi di disarmo nucleare. Nessuno degli alleati ha detto di no, neppure Francia e Gran Bretagna, che nell'.opzione zero» vedono una lontana minaccia al loro deterrente nucleare indipendente; o la Germania, in prima linea e più di tutti vulnerabile a un attacco del Patto di'Varsavia. «La nostra bozza è il risultato di un lavoro che dura da mólti mesi», ha detto Kampelman a un gruppo di giornalisti: » Spero e credo che fari progredire il negoziato». Il capo della delegazione americana ha confermato che la questione del missili a corto raggio, da risolvere parallelamente a quella degli euromissili, rappresenta una •importante preoccupazione: Egli ha poi' ribadito che anche le misure di verifica sono «una questione vitale*. E sono questi 1 principali temi, accanto a quello non secondario di un riequilibrio anche in campo convenzionale, che gli inviati di Reagan hanno discussso con gli alleati in un quartler generale Nato trasformato dalle esercitazioni Wintex '87 (alti comandi e governi Impegnati in «giochi di guerra» che prevedono una terza guerra mondiale nucleare). Missili «corti». Oggi l'Urea, che dispone degli SS-21,22 e 23, ha una superiorità eli 9 a 1 sull'Occidente, che dispone soltanto dei vecchi Pershing-l. Agli alleati, che lo interrogavano su quel fondamentale corollario allo smantellamento degli euromissili, Kampelman avrebbe risposto che l'Europa non ha motivo di preoccuparsi, che Washington ne terrà il do¬ vuto conta Dagli scambi positivi con Mosca parrebbe acquisita la disponibilità sovietica (ne aveva parlato lo stesso Gorbaclov, nell'annuncio della scorsa settimana) ad approfondire quella che è finora una formula generica di disarmo anche in quel settore. In particolare, si suggerisce in ambienti dell'Alleanza, Mosca sarebbe disposta a ritirare 1 missili installati in Germania Est e in Cecoslovacchia e In grado di colpire — come gli SS-20 — il territorio dell'Europa occidentale. Verifica. Secondo indiscrezioni filtrate dal quartler generale della Nato, si è cercato ieri di superare certe obiezioni europee: soprattutto di Londra, che avrebbe invitato a una •estrema pru- densa» in merito ai contemplati sopralluoghi di esperti sovietici alle basi e negli stabilimenti dei Paesi dotati di Crulse e Pershing, quindi anche l'Italia, il nostro Paese si è detto favorevole a •verifiche efficaci e vigorose» ; quindi anche al controlli, per esemplo, a Comlso. Kampelman era accompagnato, al quartler generale dell'Alleanza, dagli altri due negoziatori americani: Maynard Glitman, che a Ginevra si occupa In modo specifico della trattativa sugli euromissili, e Ron Lehman (superarmi strategiche). La consultazione con gli ambasciatori dei Sedici, nel corso della quale è stato fatto un •particolareggiato rapporto» dei più recenti sviluppi, è durata due ore e quaranta minuti. Un breve comunicato diramato al termine sottolinea la •gratitudine» del Consiglio Atlantico per questi stretti contatti, definiti •essenziali per mantenere l'unita dell'Alleanza». Durante la riunione — ma di questo il comunicato non parla — è emersa la convinzione che sia opportuno, sulla falsariga del progetto di accordo intavolato dagli americani, puntare subito a un'intesa completa e particolareggiata, piuttosto che firmare un'intesa di principio che lasci troppi punti interrogativi senza risposta, quindi la possibilità di un Impasse futura. Per questo, come ha spiegato Kampelman, Washington insiste per specificare già in questa fase negoziale 1 numeri e la collocazione dei residui SS20 sovietici (1 cento da relegare in Siberia) e del missili di crociera Installati in territorio americano. Fabio Galvano ARRESTATA SUORA PACIFISTA Londra. Una donna poliziotto arresta una suora intenta a disegnare su un muro il simbolo cristiano della pace durante una manifestazione di antinucleari svoltasi dinanzi al ministero della Difesa. La polizia ha arrestato una quarantina di persone, compresi preti, monaci e suore (Tel. Ansa-Reuter)