Carnevale, fabbrica di miliardi invisibili

Carnevale, fabbrica di miliardi invisibili «Fai da te» e industria, un business complesso Carnevale, fabbrica di miliardi invisibili Dai coriandoli a 7 mila lire il chilo alla caccia al costume stravagante ROMA — A Roma c'è chi si è vestito da Marclnkus (35 mila lire la sera il noleggio della tonaca da porporato) per tener dietro all'attualità. Nella Milano-bene in molti si sono preparati per la grande festa che martedì sera Gianni De Mlchelis ha ■j organizzato nolla sua Vene- Dati; come dire qualche secolo di costume e di stravaganze che hanno dato un gran da fare alla sartoria teatrale di Pia Rame che ha sette mila costumi a disposizione per le richieste più diverse. A Bologna la signora Gianmaria Evangelisti («Valentino dei costumi») era molto contenta della sua ultima creazione, un'Eleonora da Toledo -uguale a quella del quadro», con pizzi e perline: 500 mila lire per chi voleva comprarla, una solida caparra per chi la ha affittata nella sera più folle dell'anno. Il business del Carnevale, dopo 11 martedì grasso, comincia a tirare qualche conto. E sono conti difficili perché in nessun settore come questo l'industria del fai da te si mescola a quella vera: costumi noleggiati e fatti in casa, trucchi, giochi coriandoli e stelle filanti. E naturalmente cene e cenoni, veglioni e veglionissinu, con -ricchi premi e cotillon*», che nella capitale costano non meno di centomila lire a testa. Costume — là dove è richiesto — escluso. Ma il Vùsinèsa-tìel'Carnevale è una cosa-più sottile e più complessa, molto difficile da Inquadrare in dati generali, spezzettato In mille feste e in mille rivoli che inseguire è Impossibile. La cronaca si mescola alle tradizioni, l'affare al folklore, la festa paesana alle iniziative degli assessorati alla «cultura». Per esemplo sono 1 cartai a fornire coriandoli e stelle filanti a tonnellate, ad un prezzo al dettaglio che arriva alle 7 mila lire 11 chilogrammo pesando con un po' di malizia i sacchettinl dei grandi magazzini. Pierino Reietto di Torre Canavese, vicino a Ivrea, è uno del maggiori produttori di coriandoli nella sua bottega artigiana dove moglie e figlia perforano tutto l'anno grandi fogli di carta colorata: -Brutta stagione quest'anno — dice Reietto — so¬ prattutto a Torino, dove si è venduto pochissimo perché senza le giostre di piazza Vittorio il Carnevale è un'altra cosa». Ma Roletto ha spedito centinaia di quintali di coriandoli in tutt'ltalla (può produrne mille all'anno), dove Invece la festa ha marciato ai ritmi più tradizionali. Se infatti a Viareggio Vaa- * no contato incassi per un miliardo e mezzo di soli biglietti di ingresso alle sfilate di carri e a Ivrea 80 mila persone hanno assistito alla battaglia che ha «spremuto» 2235 quintali di arance, quasi in tutto il Paese nelle sagre piccole e grandi i coriandoli l'hanno fatta da tradizionali protagonisti Le occasioni non sono certo mancate. Solo per martedì grasso una trentina di manifestazioni nel Lazio, altrettante in Piemonte, una ventina in Toscana, per non parlare poi del Veneto dove la grande bouffe pubblica ha alimentato la rincorsa ad appuntamenti privati, come quello di De Mlchelis il cui annuncio avvertiva che -l'invito è strettamente personale», né ha tolto spazio alle sagre minori. c. m.

Persone citate: Gianmaria Evangelisti, Pia Rame, Pierino Reietto