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Uccise ce fucilate un cane I ondannato 99 se f Il custode notturno d'una ditta in largo Gottardo Uccise ce fucilate un cane I ondannato 99 se f I f • ■ ' Ha continuato a negare: «E' stati icuno Ipare me» TORINO — Uccise un piccolo cane bastardo a fucilate. Processato ieri mattina per porto abusivo d'arma e maltrattamenti nei confronti di un animale, è stato condannato a sette mesi di carcere dai giudici della seconda sezione del Tribunale. L'Imputato, Carmelo Napoli, 58 anni, difeso dall'aw. Aldo Perla, comunque, non finirà in carcere perchè 1 giudici gli hanno concesso la libertà condizionale. Il fatto avvenne la sera del 3 febbraio. Poco dopo le 22,30, qualcuno, abitante in largo Gottardo, telefonò alla polizia segnalando «uno sparo qui vicino, nel cortile della ditta di autotrasporti Pianezzola». Lo stesso luogo dove, due settimane più tardi, sconosciuti rapinarono e uccisero barbaramente Antonio Pianezzola. Gli agenti, quando arriva¬ rono in Largo Gottardo, si trovarono di fronte a Carmelo Napoli. In tasca avevo, una cartuccia, mentre, poco distante, c'era il corpo senza vita del cane. Sotto uno del camion parcheggiati e affidati alla custodia del Napoli, la polizia recuperò un fucile da caccia Franchi calibro 12, Di fronte a queste prove schiaccianti il custode ha sempre negato ogni responsabilità nella morte dell'animale. Agli agenti disse: •Spari? Non so nulla, non ho sentito nulla». E ieri, davanti al Tribunale non si è smentito. «Conte potevo ammazzare quel cane? Ero io che gli davo da mangiare. Sono stati i vicini, infastiditi dal suo abbaiare, ad ammazzarlo per poi far ricadere su di me la responsabilità». Per Carmelo Napoli, 11 pm Russo aveva chiesto un condanna a 1 anno e 4 mesi di carcere. •Napoli—ha detto 11 pubblico ministero — non merita comprensione, E' stato dichiarato delinquente abituale per i suoi trascorsi penali. Ha sparato a un cane, avrebbe potuto sparare a chiunque*. ono in Largo Gottardo, si