Guerra di norme sugli embrioni congelati

Guerra di norme sugli embrioni congelati Guerra di norme sugli embrioni congelati Usarne più di 3 dopo la fecondazione in vitro aumenta i rìschi di aborto, e la crioconservazione è ormai abituale - «Ma in Piemonte — lamenta l'equipe del Sant'Anna — una legge regionale ci ha bloccati» -Nel mondo ci sono in questo momento oltre cento bambini nati da un embrione che era stato crioconservato; nel nostro Paese è in corso una gravidanza ottenuta con le stesse modalità. A Palermo, Roma, Bologna e Milano i nostri colleghi stanno utilizzando queste nuove tecniche che all'estero sono ormai da tempo di routine: I dottori Alessandro Di Gregorio, Riccardo Arisio e Stefano Maccario, che da anni lavorano al centro Flver per la fecondazione in vitro presso la seconda clinica universitaria diretta dal prof. Germano Ferraris (con il supporto tecnico del servizio di Anatomia patologica del prof. Aimone), si trovano in una impasse che rischia di compromettere la loro attività., Spiegano: «71 servizio di medicina legale dell'Usi ci ha autorizzati a gennaio a procedere alla conservazione mediante congelamento delle uova fertilizzate, ma ora la recente legge regionale che disciplina l'impiego sperimentale di nuove terapie e tecniche diagnostiche nell'ambito ospedaliero rischia di crearci notevoli problemi: Perché? «Né questa legge, né alcuna altra norma a livello nazionale fa cenno alla trattazione dei preembrioni — afferma il dott. Arisio —, però la nor¬ mativa regionale ha indotto la direzione sanitaria del Sant'Anna a consigliarci di soprassedere, almeno temporaneamente, dall'utilizzare questa nuova tecnica: Per quale ragione la crioconservazione delle uova fertilizzate é cosi importante? Spiegano i medici: «£' ormai verificato con ampiezza di casistica che trasferendo nell'utero della madre piU di 3 embrioni (ottenuti dall'incontro fuori dal grembo degli oociti con gli spermatozoi) si va incontro- ad alti rischi di aborto-. Fino ad ora l'equipe ha, comunque, sempre trasferito nell'utero della donna tutti gli embrioni che si erano ottenuti, interrogandosi perù sulla possibilità di offrire alla madre maggiori garanzie di portare a termine la gravidanza. •La crioconservazione — proseguono i medici deU'équipe Flver — ci consentirebbe di trasferire nella donna 2-3 embrioni e di conservare per un anno le altre uova fecondate, da utilizzare nel caso chi le prime non si siano impiantate, per successive riposizioni nell'utero-. Aggiungono: 'L'apparecchiatura ormai è stasta acquistata; perché dobbiamo privare le .xostre pazienti di una o l a a reale possibilità in più di diventare madri?.. •Noi non eseguiamo alcuna sperimentazione sulla donna — spiega ancora 11 gruppo di medici —, ma soltanto una tecnica per aumentare sensibilmente le possibilità di gravidanza, diminuendo contestualmente i costi della procedura e tutti i rischi che possono derivare da ripetuti interventi di laparoscopia per prelevare gli oociti. Non si vede, quindi, perché oggi dobbiamo bloccare la nostra attività.. n problema è, come spesso accade in questi casi, intricato; l'equipe chiede chiarezza e tempestività. Le coppie che si sottopongono ad anni di cure, alternando speranze e delusioni, vivono questo momento di difficoltà nel lavoro dei medici con grande ansia; specialmente quel coniugi che stanno per raggiungere l'età oltre la quale diventano molto basse le possibilità di gravidanza. Attualmente ci sono 120 coppie che potrebbero iniziare immediatamente le cure per poi arrivare alla fecondazione in vitro. Ogni anno, inoltre, si rivolgono alla Fiver oltre cinquecento coppie che desiderano avere un figlio, e vengono eseguite circa settecento laparoscopie, m. cas.

Persone citate: Alessandro Di Gregorio, Arisio, Germano Ferraris, Riccardo Arisio, Stefano Maccario

Luoghi citati: Bologna, Milano, Palermo, Piemonte, Roma