La Foranda fa i nomi di 2 br del caso Palma

La Forando io i nomi di 2 br del case Palma Al processo «Metropoli» l'omicidio del giudice La Forando io i nomi di 2 br del case Palma Prepararono l'agguato, ma la dissociata tace sili killer DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Perché le Brigate rosse vollero firmare l'uccisione di Aldo Moro con una raffica di •Skorpion», la mi traghetta già usata in Innumerevoli attentati? Alla domanda Adriana Forando, tornata ieri per la quarta volta dinanzi alla Corte di Assise per continuare la sua deposizione al processo «Me- tropoli», non ha saputo o voluto dare una risposta convincente. «Fu adoperata quell'arma che io e Valerio Morucci avevamo messo a disposizione delle Brigate rosse — ha spiegato — perché era munite di silenziatore'. E' una confessione indiretta alla identificazione in via Montalclni di quella che fu definita la «prigione» di Moro. il pubblico ministero Antonio Marini ha ricordato all'Imputata che per assassinare lo statista democristiano vennero usate due armi e che quindi tutto fa pensare che la «Skorpion» sta stata adoperata per continuare quel rituale iniziato con l'omicidio del giudice Coca il primo ad essere abbattuto con la micidiale mitraglietta. Della «Skorpion» si è parlato anche quando è stato rievocato l'omicidio del giudice Riccardo Palma. Il magistrato fu assassinato con una raffica sparata con quest'arma dall'uomo di copertura, visto che come ha rivelato la Forando, lo persona incaricata di uccidere il giudice nel momento In cui dovette premere il grilletto non se lo senti. Proprio rievocando l'agguato al giudice Palma, lo Forando ha avuto un momento di «defaillance». E' sembrato, infatti, che stesse per rivelare il nome di chi non aveva avuto il coraggio di sparare. Ma si è ripresa, dopo un attimo di smarri¬ mento e le successive domande, insidiose, del pubblico ministero Antonio Marini non hanno avuto alcuna risposta. Lo terrorista «dissociata» ma non «pentito» si è trovata nello situazione critica dopo aver dichiarato che nella preparazione dell'omicidio Palma erano coinvolti 1 latitante Alessio Coslmlrri e Rita Algranati, il pubblico ministero ha tentato allora di sorprenderla chiedendole a bruciapelo 11 nome del brigatista incaricato del delitto. •Non c'è nessuno, in questo processo — ha detto la Faranda — che abbia preso parte a quell'azione. Ho rivelato i nomi di Casimirri e della Algranati perché da tempo si parla di loro... non vorrei, ora, che mi si chiedesse di fare l'elenco di tutti i compagni... Particolari delle imprese compiute dalle Brigate rosse si, questi posso fornirli...'. Lo scelta di Riccardo Palmo, secondo la terrorista, fu detcrminata dal fatto che 11 giudice si occupava dell'edilizia carceraria, e brigatisti detenuti •premevano perché si affrontasse ti problema delle carceri'. Soltanto successivamente ci si accorse che l'obbiettivo non era stato quello giusto. Il magistrato fu atteso sotto cosa il 12 febbraio dell'77, da un «commando di tre uomini e una donna. .7 giudice stava salendo 'il automobile quando il gruppn entrò in azione'.

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