Verrett, vittima di Macbeth all'Opera

Verrett, vittima di Macbeth all'Opera Quasi sommossa domenica pomeriggio a Roma: la cantante, non guarita dalla tracheite, costretta a interrompere Verrett, vittima di Macbeth all'Opera Prima di cominciare, il soprano aveva spiegato la sua situazione al pubblico • Subito proteste - 0 direttore Patanè è sbottato: «Lasciatemi lavorare» - Gran boato, «aridacete li sordi», fine dello spettacolo a metà del primo atto e inizio delle polemiche - Antignani: «Sarebbe stato peggio se avessimo rimandato la gente a casa» ROMA — Al grido molto romano di: •Aridatece li sordi*, domen'vdB feofiieHfeglp il soprano Shirley Verrett' è stata costretta ad abbandonare li palcoscenico del Teatro dell'Opera dove, a fianco di Renato Bruson, interpretava Lady Macbeth, mentre sul podio Giuseppe Patanè, messa giù la bacchetta, decretava la fine di quella che avrebbe dovuto essere la prima replica dello spettacolo. Come è nota alla prima, Shirley Verrett, colpita da una improvvisa tracheite, era stata sostituita da Ghena Dlmitrova che lei stessa, in un affettuoso scambio di consegne, aveva accompagnato in palcoscenico e presentato al pubblico. Sabato, comunque, la Verrett aveva fatto sapere di essersi rimessa: la voce non era ancora limpida, ma domenica avrebbe potuto certamente essere in scena. Un'ora e mezzo prima dell'inizio dello spettacolo però c'è stato un ulteriore cambiamento: la tracheite s'è aggravata, la voce è scomparsa, più che un recitativo non si può tentare e In tutta questa imbarazzante situazione 11 teatro» non ha previsto alcuna sostituzione: o canta la Verrett o 11 Macbeth dovrà essere annullato. La cantante americana sceglie di affrontare 11 pubblico e spiegare la sua situazione, ma col proseguire del canto appena accennato nelle arie anche 1 recitativi diventano più fiacchi In sala gruppetti di spettatori «SmlnclàntfJtf rumoreggiare, la rappresentazione dell'opera di Verdi diventa impossibile. La confusione è al massimo quando Patanè, rivolgendosi al pubblico, esplode in un: •Lasciatemi lavorare', che solleva 11 boato conclusivo. Fine dello spettacolo e inizio delle polemiche. Come è..possibile .che un teatro dell'importanza dell'Opera noli abbia pronta una sostituta, soprattutto quando la titolare indisposta ha già dovuto rinunciare alla prima? Shirley Verrett, la cui tracheite nel frattempo è diventata bronchite, non parla sostenendo di non avere voce. Si sa però che non ce l'ha né con il pubblico né con 11 teatro ma soltanto con se stessa. Patanè. in mattinata, ha lasciato Roma dove tornerà unicamente per la recita del 4 marzo. A rispondere alle accuse, in assenza di un direttore artistico, resta il sovrintendente Antignani E Antignani si giustifica: «Non si può affidare questo ruolo a una giovane alle prime armi: il rischio è di esporla a una cattiva figura e lasciare il pubblico insoddisfatto. E poi, fino a poco prima di andare in scena, la Verrett sembrava essersi ripresa: chi poteva prevedere una ricaduta?: E se invece di una giovane alle prime armi in casi come questi si scegliesse un nome di tutto rispetto? Ci sarebbero lo stesso critiche, dicono al teatro dell'Opera, perché un soprano di valore costa e tenerlo fermo per un mese potrebbe costituire un ennesimo sperpero di denaro pubblico. Nessun pentimento quindi per la scelta compiuta l'altra sera? Antignani dice di no: «Non c'è niente di peggio che rimandare la gente a casa. E' un'esperienza che siamo stati costretti a compiere In caso di agitazioni sindacali, ma che vorremmo non fare mal più. Noi abbiamo provato lo stesso a fare lo spettacolo. Non è andata bene. Pazienza!*. Per la recita di mercoledì prossimo comunque l'Opera si è garantita la presenza di Elisabeth Connell che è già stata Lady Macbeth a Napoli, in un'edizione diretta da Muti. Una dimostrazione di serietà per non sfidare di nuovo il destino. Simonetta Kobiony

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